Nuoto, Minisini: «Io beato tra le mie donne d'oro e d'argento»

Nuoto, Minisini: «Io beato tra le mie donne d'oro e d'argento»
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 3 Agosto 2017, 10:42
ROMA Beato tra le donne. Giorgio Minisini sorride con i suoi vent'anni e con quelle due medaglie al collo. Una d' oro e l'altra d'argento. Vinte con due differenti compagne di viaggio: Manila Flamini, con cui fa coppia del duo tecnico e Mariangela Perrupato, l'altra metà del duo misto. Figlio di una sincronetta e di un giudice internazionale, Giorgio ha respirato acqua clorata sin da bambino, iniziando a praticare questo sport a 6 anni, copiando suo fratello. «Si fanno degli errori da piccoli... -ride ricordando i primi esercizi-. Mio fratello è stato il primo maschio a farlo in Italia. Sia io che lui abbiamo iniziato dopo aver visto Bill May nel 2000». Già, Bill May, un testardo statunitense che ha infranto quel muro che proibiva ai maschi il sincro fin dalla sua nascita ne 1939. E in Italia è Giorgio in assoluto il pioniere di questa disciplina, almeno dopo l'apertura agli uomini di un settore da sempre legato a doppio nodo all'universo femminile.
E Minisini ha avviato una vera e proprio rivoluzione
«Da bambino rimasti colpito da quello che era in grado di fare Bill. E' vero lui ha molte caratteristiche femminili, soprattutto quando va in pedana. Ma il suo è più uno show. In acqua si è sempre distinto molto dalle ragazze. Ecco io ho sempre voluto fare molto di più, distinguendomi in ogni tipo di esercizio. Ad esempio noi abbiamo deciso di puntare sempre sui doppi in cui ci fosse molta differenza tra uomo e donna».
Uno sport da sempre considerato femminile, come ha fatto a scuola? E' stato mai bullizzato?
«Sì, è successo più di una volta. Negli anni ho imparato a capire i motivi. La maggior parte delle volte è solo per far qualcosa, considerate che mi prendevano in giro anche per il taekwondo, uno sport che di femminile ha molto poco. Altre volte, invece, si tratta di vera e propria ignoranza. Molte volte mi sono sentito dire: Ah, ti metti il costume con le paillettes? Basta andare su youtube e vedere un video per capire davvero cos'è il nuoto sincronizzato».
Lei è diventato un vero e proprio simbolo per questo sport.
«Resto con i piedi per terra, non ho ancora fatto nulla. Però fa piacere quando qualcuno ti scrive che inizierà a fare questo sport perché sono riuscito a trasmettergli qualcosa».
Una medaglia d'oro che pesa tantissimo
«Sì. Noi abbiamo gareggiato prima della Russia. Abbiamo fatto 90 un punteggio molto alto. Solo che non sapevamo davvero bene cosa fare: se abbracciarci o aspettare per scaramanzia. Nel momento in cui il tabellone ha ufficializzato la nostra vittoria... è successo di tutto. Non ho capito più niente e ho abbracciato una giornalista giapponese».
Un uomo d'oro. Ma come fa a dividersi con due compagne?
«Sono due esercizi diversi. Tutto diventa più facile nel momento in cui loro due sono perfette nei diversi esercizi che facciamo».
Poi si scioglie un po'
«Manila è una che mi sta sempre addosso, assilla. Mariangela è più rilassata e mi capisce». Scoppiano a ridere. Minisini uomo d'oro e d'argento. Da poco anche single.