Martinelli, il team manager dell'Astana: «Da Nibali oggi segnali importanti»

Martinelli, il team manager dell'Astana: «Da Nibali oggi segnali importanti»
di Francesca Monzone
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Venerdì 20 Maggio 2016, 19:56 - Ultimo aggiornamento: 19:58
Giuseppe Martinelli, il team manager dell'Astana punta tutto sul tappone dolomitico di domani e indica Valverde come l'uomo da battere, con il passo Giau a Corvara che probabilmente designerà il vincitore di questo Giro 2016.
Che corsa è stata oggi per voi?
«Oggi nessuno si muoveva. Allora abbiamo provato a farlo noi con Vincenzo anche per testare Valverde che è un corridore molto forte. E' stata una corsa nella quale ci sono stati segnali importanti. Abbiamo portato a casa 4" che non sono  molti ma che possono fare la differenza per la vittoria finale. Penso che nel finale Vincenzo abbia dato una grande prova».
La maglia rosa è andata in casa Movistar. Cosa comporterà secondo lei questo nella formazione spagnola?
«Adesso inizieranno sicuramente a tirare in corsa sapendo di poter
piazzare degli uomini nella classifica generale. Domani si farà dura per tutti e anche per loro che devono difendere la maglia rosa. Non è facile conquistarla ora e neppure conservarla quando mancano ancora diverse tappe».
Vincenzo oggi ha fatto una bella corsa scattando più volte e andando a fare la volata finale.
«Con Vincenzo ho già parlato. Era soddisfatto e si sentiva bene; è
scattato due volte per provare a mettere in difficoltà gli avversari.
Abbiamo provato più azioni di disturbo che un vero e proprio attacco».
Rimane sempre la Movistar con Valverde il vostro avversario numero uno o ci sono altri corridori che vi impensieriscono?
«Valverde è il nostro primo avversario anche se Amador oggi ha fatto un gran numero staccandosi in salita e facendo una discesa davvero da paura per rientrare. Anche Chaves va bene ma ancora non si è sbilanciato e corre sempre a ruota dei migliori. Per il momento Valverde è l'uomo più pericoloso e gli altri devono ancora dimostrare di poter fare qualcosa di importante in corsa».
Secondo lei la tappa di domani ha influito sulla testa dei corridori in gara oggi?
«Sicuramente sì. Domani sarà una tappa durissima e i corridori avevano già iniziato a pensare a quello che li aspetterà e per questo secondo me non hanno rilanciato oggi».
Che tappa sarà quella di domani?
«Una tappa incredibile, con salite che non si facevano tutte insieme da diversi anni. I chilometri saranno tanti, 210, e le salite sono impegnative, in particolare il Giau che arriverà dopo 180 chilometri sulle gambe. Domani il percorso è più adatto a Vincenzo".
Quale sarà a suo avviso il punto chiave della corsa?
«Il Giau».
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