Alex Kristoff, il vikingo della Katusha: «Nel 2016 punto al Tour e faccio un pensiero al Mondiale»
 

Alexander Kristoff
di Francesca Monzone
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 21:52
Alexander Kristoff è il campione venuto dall’Europa del nord capace di vincere in modo prepotente le volate e dominare le grandi classiche come pochi sanno fare. Il corridore della Katusha è l’uomo che vanta più vittorie nella stagione 2015 e che per la prossima ormai alle porte ha intenzione di migliorare ulteriormente il suo palmares.

Alexander, qual è il bilancio sulla sua passata stagione?
«Posso ritenermi molto soddisfatto. Ho conquistato 20 vittorie, ho stabilito il record dell’anno tra i corridori e ho contribuito in modo decisivo ai successi del mio team che anche grazie ai risultati conseguiti dai miei compagni, come ad esempio Joaquin Rodriguez, ha centrato il secondo posto nella classifica World Tour. Poi sono riuscito a vincere in gran parte della stagione. Peccato: ho mancato soltanto il risultato del Tour de France dove non ho ottenuto vittorie in nessuna tappa».

La sua è una squadra molto competitiva ma nella passata stagione in particolare lei ha avuto problemi perché le è venuto a mancare un uomo importante come Luca Paolini, sospeso per aver fatto uso di cocaina. In quale modo avete compensato questa assenza?
«Luca è stato un uomo fondamentale per tutta la squadra, in particolare nelle Classiche dove ha saputo guidarmi come pochi avrebbero potuto fare. La sua esperienza e le sue capacità erano molto importanti per noi. Oggi abbiamo dei corridori molto forti che fanno parte del treno dei velocisti che guida le mie volate. Tra questi c’è il campione austriaco Marco Haller e l'italiano Guarnieri».

Come ha programmato la sua nuova stagione?
«Mi dedicherò nuovamente alle Classiche dove ho avuto in passato delle ottime sensazioni e ho conseguito vittorie come alla Milano-Sanremo che ho conquistato nel 2014 e sono finito secondo nel 2015 e quest’anno ho vinto il Fiandre. Quindi mi concentrerò su queste corse e poi penserò al Tour de France per cercare quel risultato mancato lo scorso anno. Dopo correrò le gare in Norvegia».

Questo vuole dire che non correrà il Giro d’Italia?
«Purtoppo non si può fare tutto ed una stagione per affrontarla nel migliore dei modi deve essere programmata non solo con il corridore ma anche con la propria squadra. Nel mese di maggio sarò negli Stati Uniti al Tour di California, una gara dove ho corso nel mio primo anno da professionista ottenendo dei buoni risultati e poi abbiamo degli sponsor che vogliono essere presenti negli Stati Uniti e per questo correrò lì».

Il 2016 è l'anno delle Olimpiadi di Rio ma ci saranno anche i Mondiali in Qatar a Doha. Dove correrà?
«Non penso che andrò alle Olimpiadi. Il percorso non è adatto alle mie caratteristiche. Mi concentrerò sul Mondiale: il percorso fa per un velocista come me».
 
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