Giro d’Italia, si riparte dalla Sicilia con Dennis in rosa. Primi arrivi in salita

Giro d’Italia, si riparte dalla Sicilia con Dennis in rosa. Primi arrivi in salita
di Francesca Monzone
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Lunedì 7 Maggio 2018, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 19:29
Il Giro è sulle strade di casa. Si parte dalla Sicilia dove domani scatta la prima settimana della corsa rosa in Italia. Dopo la tre giorni in Israele si riparte con l’australiano Rohan Dennis della BMC leader della classifica generale e Elia Viviani della Quick Step Floors con la maglia ciclamino. Viviani, che è una certezza e vorrebbe esserlo non solo tra le ruote veloci, è il padrone  della classifica a punti grazie alle vittorie delle prime due tappe per velocisti.
Sarà una settimana importante con i primi arrivi in salita e ascese che potrebbero decidere, non chi vincerà il Giro d’Italia, ma chi sicuramente non lo vincerà, con Etna, Montevergine e Gran Sasso d’Italia che faranno la selezione.
Dennis è il leader e alle sue spalle con un solo secondo di ritardo c’è uno dei favoriti per la vittoria finale, l’olandese della Sunweb Tom Dumoulin, trionfatore della scorsa edizione. Al terzo posto, con un gap di 12”, c’è Gonçalves, il portoghese della Katusha Alpecin che ha caratteristiche di cronoman ma che all’esigenza si sa destreggiare bene anche in altre situazioni. Nella top ten tra gli uomini ben piazzati per la classifica generale c’è Simon Yates, il giovanissimo della Mitchelton-Scott, che a 25 anni ha già dimostrato di poter arrivare bene in salita.
Il primo degli italiani è Domenico Pozzovivo della Bahrein Merida con un ritardo di 28”. Per arrivare ai big che si sfideranno sulle montagne, in classifica bisogna scendere al sedicesimo posto con il francese Pinot della Groupama-Fdj, indietro di 34”. Il francese ora potrebbe far bene e salire di posizione, perché nei mesi scorsi è venuto in Sicilia per provare due delle tre tappe che si correranno.
Il discusso Chris Froome della Sky è al diciannovesimo posto con un distacco di 38”. Il britannico nel giro di ricognizione della crono individuale di Gerusalemme era caduto e per questo nella prova contro il tempo, sua specialità, era arrivato con ritardo.
Il colombiano Chavez della Mitchelton-Scott  è trentesimo a 47” dal primo, lui che arrivò secondo nel 2016 alle spalle di Nibali , dopo un 2017 negativo, farà di tutto per salire sul podio.
Fabio Aru della UAE Fly Emirates, soffre molto le prove a cronometro e per ora si è dovuto accontentare della trentaquattresima posizione e un ritardo di 51”. Per finire il fenomeno dell’Astana Angel Lopez è quarantacinquesimo a 57”.
I secondi che ora dividono gli uomini di classifica sembrano tanti, ma in realtà, se si considera che nelle tappe di montagna si possono perdere anche diversi minuti, una manciata di secondi si può facilmente recuperare e la classifica già da domani potrebbe cambiare.
Si inizierà con una tappa mossa di 191 chilometri da Catania a Caltagirone. I GPM saranno due, quello di Pietre Calde e Vizzini. Il traguardo sarà in salita con punte fino al 13%. Mercoledì  con 152 chilometri si andrà da Agrigento a Santa Ninfa nella valle del Belice. Prima parte pianeggiante e poi il percorso diventerà  mosso con 3 GPM.
Giovedì si arriverà  sull’Etna dopo aver percorso 163 chilometri con partenza da Caltanissetta. Si arriverà sul vulcano a quota 1736 metri con una pendenza massima del 15%. Questa sarà una tappa che farà la prima selezione nel gruppo e sarà l’ultima sull’isola siciliana.
Venerdì ecco la Calabria con la settima frazione di 159 chilometri da Pizzo a Praia a Mare. Sarà una frazione pianeggiante dedicata ai velocisti.
Sabato un’altra tappa avvincente, quella da Praia a Mare con arrivo in salita a Montevergine di Mercogliano. Sarà una tappa lunga di 208 chilometri, con 17 chilometri nel finale fino al santuario di Montevergine e pendenze che arriveranno al 10%.
Domenica l’attesissima tappa di 224 chilometri da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia. Corsa mozzafiato  dedicata al ricordo di Marco Pantani e alla sua impresa del 1999. I corridori dopo il GPM di Roccaraso dovranno affrontare la salita finale di 14,8 chilometri fino a Campo Imperatore
Al termine di questa settimana si potranno trarre le prime somme e guardare la classifica dove la maggior parte delle posizioni saranno ben definite.
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