The Deepest Breath, su Netflix il docufilm che sta «terrorizzando» il mondo: trama, storia vera e curiosità

Al centro del documentario la storia dei subacquei Alessia Zecchini e Stephen Keenan, in missione per battere nuovi record e raggiungere nuove profondità

Immersioni in apnea "The Deepest Breath" Per gentile concessione di Netflix
di Valentina Venturi
5 Minuti di Lettura
Sabato 29 Luglio 2023, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 19:06

L'apnea è uno sport che attrae, incuriosisce. Ma se viene raccontata mostrando uno sguardo da vicino, accanto a nuotatori che competono l'uno contro l'altro per tuffarsi nelle profondità dell'oceano trattenendo un filo d'aria, può inquietare se non addirittura spaventare. È quello che accade nel nuovo documentario Netflix "The Deepest Breath", disponibile sul servizio di streaming dal 19 luglio e le cui scene mostrano i sommozzatori che rischiano la vita per tuffarsi nelle profondità di un grattacielo di 70 piani trattenendo il respiro. 

The Deepest Breath, il docu-film che sta «terrorizzando» il mondo

«È molto semplice.

L'immersione più profonda vince - spiega il trailer - Devi nuotare per tutta la lunghezza di un grattacielo di 70 piani». E aggiunge: «L'apnea è uno sport estremo e gli sport estremi hanno conseguenze estreme». Nel documentario vengono mostrati filmati di subacquei che perdono i sensi e vengono tirati fuori dall'acqua da sommozzatori esperti a disposizione per aiutare. In alcuni casi, coloro che partecipano alle immersioni devono essere rianimati con la respirazione bocca a bocca.

Le reazioni

Le reazioni sui social sono state di sconcerto e stupore. Alcuni spettatori sui social hanno dichiarato che il film è «straziante» ed «emotivo», oltre che terrificante. C'è chi ha postato: «Il mio cuore è stato nella mia bocca da quando ho acceso #TheDeepestBreath», o «Questo è assolutamente spaventoso, emozionante, tutto in uno!». Un altro ha aggiunto: «Li mostra svenire durante la salita. Molto inquietante», oppure «L'ansia della seconda mano nel guardare The Deepest Breath su Netflix è incredibile» e anche «Un documentario profondamente bello e mozzafiato su uno degli sport più spaventosi del mondo», «Dovrebbe essere in cima alla tua lista di Netflix». 

 

La trama

Al centro del documentario la storia dei subacquei Alessia e Stephen Keenan, in missione per battere nuovi record e raggiungere nuove profondità. Esamina la parte più pericolosa dell'immersione in cui il nuotatore ritorna in superficie, il che può portare a un «blackout in acque poco profonde», nonostante si trovi a pochi metri dall'aria. 

In un attimo, la tuffatrice Alessia Zecchini tenta di battere un record mondiale immergendosi in apnea per quattro minuti e sviene mentre torna in superficie. In una scena Zecchini trattiene il respiro per più di tre minuti e mezzo mentre nuota per quasi la lunghezza di un campo di calcio: nella clip prende brusche prese d'aria in superficie prima di immergersi nell'acqua. Può essere vista nuotare tranquillamente verso il basso usando i piedi per spingere il suo corpo attraverso l'acqua. La talentuosa apneista scende mentre è attaccata a una corda e usa le braccia per spingersi il più a fondo possibile.

Quando gareggiano in apnea in assetto costante, gli apneisti possono usare le braccia senza tirare la corda. Ben presto l'acqua inizia a scurirsi poiché la luce del sole non riesce più a penetrare attraverso l'oceano, ma Zecchini continua a nuotare verso il basso; il filmato cattura il subacqueo che raggiunge una piattaforma e ne strappa un'etichetta prima di girarsi e salire verso l'alto. Dopo aver battuto il record, nuota il più velocemente possibile in superficie per prendere aria. 

La vera storia

La regista Laura McGann ha dichiarato di essersi ispirata alla storia degli apneisti Stephen e Alessia. Il subacqueo di sicurezza Stephen ha lavorato con Alessia per aiutarla a diventare una campionessa del mondo: il film esplora come lo sport abbia favorito la loro relazione. La regista ha dichiarato allo Sheffield Documentary Festival di giugno: «Ho iniziato a cercare online e ho visto bellissimi video e cortometraggi sugli apneisti, e mi ha fatto sentire qualcosa che non avevo mai provato prima». Uno dei luoghi di immersione visitati da Stephen e Alessia è il Blue Hole in Egitto, un tunnel lungo 25 metri soprannominato il "cimitero dei subacquei" che si trova a 55 metri sotto il Mar Rosso. Nel documentario si utilizzano filmati della comunità subacquea, nonché audio di interviste con Stephen e alcune ricostruzioni degli eventi.

Il teso documentario mostra i due che si spingono "vicino ai limiti" per raggiungere il loro record di immersioni in apnea. Il film,  prodotto da A24, Motive Films, Ventureland e Raw è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival del 2023 e racconta anche la storia della campionessa subacquea Natalia Molchanova, 53 anni, presunta morta dopo un'immersione ricreativa a Ibiza nel 2015. Si ritiene che sia stata catturata da correnti sottomarine mentre nuotava a una profondità di circa 114 piedi. Detentrice di 41 record di immersioni separate e 23 volte campionessa del mondo di apnea, il record della signora Molchanova per un'immersione senza pinne è di ben 232 piedi. 

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