The Beatles, esce “Now And Then”: l'intelligenza artificiale fa rivivere un brano di Lennon del '79

Grazie alla tecnologia sono state recuperate la sua voce e la chitarra di George Harrison

The Beatles, esce “Now And Then”: l'intelligenza artificiale fa rivivere un brano di Lennon del '79
di Mattia Marzi
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 10:50

E l'intelligenza artificiale fece tornare i Beatles di nuovo "insieme": a cinquantatré anni di distanza da Let It Be, l'ultimo album pubblicato da Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr, esce una canzone inedita dei Fab4. A cantare è Lennon, scomparso nel 1980. A suonare la chitarra è Harrison, morto nel 2001. Il brano si intitola Now And Then, è stato annunciato a sorpresa ieri e uscirà - tutto vero - il 2 novembre, nel giorno dei morti, in contemporanea mondiale alle ore 15 (ora italiana). La voce dell'iconico cantante, che oggi avrebbe 83 anni, è stata "riesumata" tramite sortilegi tecnologici: dalla traccia originale, registrata nel 1979, sono stati infatti isolati e "puliti" la voce e il piano di Lennon. Lo ha spiegato l'81enne Paul McCartney, che ha gestito l'operazione - autorizzata da Yoko Ono e dal figlio Sean Lennon - insieme all'altro membro superstite dei Beatles, l'83enne Ringo Starr. «Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. è molto emozionante», ha detto Macca, che lo scorso giugno ai microfoni della Bbc aveva anticipato l'operazione, «Suoniamo tutti, è un'autentica registrazione dei Beatles».

 

IL CERCHIO

«È stata l'esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite?», aggiunge Ringo.

La canzone sarà pubblicata sulle piattaforme di streaming sotto forma di un 45 giri digitale che avrà sull'ideale lato b una versione rimasterizzata in Dolby Atmos - che offre una delle migliori risoluzioni audio possibili - di Love Me Do, il singolo d'esordio del quartetto di Liverpool, datato 1962. La perfetta chiusura del cerchio. Il 10 novembre saranno invece ristampate le raccolte dei Beatles 1962-1968 The Red Album e 1967-1970 The Blue Album, con tutti i brani mixati in stereo e Dolby Atmos (le due antologie saranno entrambe disponibili in box da quattro cd o sei vinili da 180 grammi l'uno). La versione rimasterizzata di Love Me Do aprirà il cofanetto 1962-1968, Now And Then sarà invece inclusa nel box 1967-1970. Ma le sorprese non finiscono qui. Perché oltre al videoclip ufficiale, che sarà pubblicato il 3 novembre, su YouTube il giorno prima dell'uscita della canzone sarà trasmesso in anteprima alle 20.30 - ora italiana - un cortometraggio della durata di dodici minuti, Now And Then - The Last Beatles Song, scritto e diretto da Oliver Murray: racconterà la storia dietro l'ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e il racconto di Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson. C'è proprio lo zampino del regista de Il Signore degli Anelli, che due anni fa firmò per la band la docu-serie The Beatles: Get Back, dietro l'incantesimo tecnologico che ha permesso a Paul e Ringo di recuperare la voce di John e la parte di chitarra di George. I due hanno impiegato la stessa tecnologia, la Mal della WingNut Films, utilizzata dal regista per restaurare le tracce audio dei nastri di Let It Be: un lavoro che ha sbalordito, in primis, gli stessi McCartney e Starr, che si sono ricordati di quella vecchia registrazione di John Lennon custodita gelosamente nei cassetti, che non erano mai riusciti a completare.

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I PRECEDENTI

Lennon registrò Now And Then nel Dakota Building di New York nel 1979, un anno prima che Mark Chapman gli sparasse cinque colpi di pistola, uccidendolo (ieri AppleTv+ ha annunciato una serie che proverà a gettare una nuova luce sull'omicidio, Murder Withouth A Trial, attraverso interviste e foto della scena del crimine). Fu Yoko Ono a consegnare la cassettina a McCartney, che all'inizio del 1995 provò a sviluppare il demo insieme a Harrison e Starr, con l'obiettivo di includere la canzone nella raccolta Anthology 3 del 1996 (la stessa operazione è stata compiuta con Free As A Bird e Real Love nel '95 e nel '96). I tre si incartarono: le limitazioni della tecnologia gli impedirono di separare la voce e il piano di John per ottenere un mix pulito e limpido necessario a completare il pezzo. Ventisette anni dopo a Peter Jackson è bastato schiacciare un tasto sul computer per riuscire nell'operazione. Il risultato finale si preannuncia epocale. Sean, il figlio di Lennon, ne è convinto: «È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così». Nel 2023, i Beatles fanno ancora la rivoluzione.
 

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