I Rolling Stones hanno presentato ieri il loro nuovo album, intitolato Hackney Diamonds e molto atteso dai loro fan, visto che non ne usciva uno con canzoni nuove dal 2005. Nello slang di Londra si chiamano diamanti di Hackney le schegge dei vetri rotti in una rapina ed è proprio nel quartiere di Hackney, nello storico e bellissimo teatro Empire che ha visto esibirsi Charlie Chaplin e Stan Laurel, che Mick Jagger (80 anni), Keith Richards (79) e Ronnie Wood (76) si sono presentati per essere intervistati in streaming dal presentatore e attore americano Jimmy Fallon. Dopo la morte del batterista Charlie Watts, scomparso a 80 anni nel 2021, i tre sono gli ultimi degli Stones rimasti, con Jagger e Richards unici ad aver fatto parte del nucleo fondatore più di 60 anni fa.
Rolling Stones, arriva il nuovo album Hackney Diamonds: il primo dopo 18 anni
L’ENTUSIASMO
Ogni volta che li si vede non si può fare a meno di pensare a un gerontocomio di sopravvissuti, ma bisogna dire che la verve, l’entusiasmo, la prontezza di riflessi nel rispondere e, nel caso di Jagger persino l’agilità dei movimenti, sono quelli di un ragazzino. Con la sua cravatta scura sulla camicia bianca, Fallon (49 anni) sembrava molto più vecchio e lento di loro. Jagger ha spiegato che l’album, in uscita il 20 ottobre, è stato fatto in poche settimane, a partire da dicembre, quando tutti si sono ritrovati dopo l’ultimo tour mondiale. «Non voglio sembrare un testone - ha detto - ma non avremmo pubblicato questo disco se non ci fosse piaciuto davvero». Come anticipato, ad alcuni brani hanno collaborato Lady Gaga e Stevie Wonder, oltre all’ex bassista degli Stones Bill Wyman. Non si è parlato invece di Paul McCartney, che si diceva avrebbe partecipato al progetto.
In due tracce sono state recuperate registrazioni di Charlie Watts, mentre nelle altre la batteria è suonata da Steve Jordan. «Da quando Charlie se n’è andato – ha detto Richards - è diverso: il numero quattro, è scomparso.
L’ALBUM
Le nuove canzoni sono quasi tutte firmate «Jagger-Richards» e per alcune c’è stata la collaborazione del produttore e chitarrista americano Andrew Watt. Erano 18 anni, dall’album A Bigger Bang, che non si sentivano nuove canzoni composte dalla coppia fondatrice. Nel 2016 era uscito l’album Blue & Lonesome, dedicato però alla musica blues di Little Walter e Howlin’ Wolf che aveva ispirato all’inizio degli Anni 60 la creazione della band. Nell’aprile del 2020 era uscito un singolo dedicato al Covid, Living in a Ghost Town, e poi più niente. La conferenza è stata sontuosa, seguita in tutto il mondo da milioni di persone e da un pubblico adorante in sala. Jagger ha raccontato della differenza con la prima conferenza stampa tenuta dal gruppo: «Keith ed io eravamo in un pub in Denmark Street, e c’erano due giornalisti di New Musical Express e Melody Maker. Abbiamo comprato loro una pinta di birra e gli abbiamo detto: ecco il nostro album».
Nella diretta streaming è stata fatta ascoltare la traccia di apertura, intitolata Angry: è sostenuta da un classico riff degli Stones, con Jagger in grande forma mentre è alle prese con un litigio con la sua donna. «Non piove da un mese, il fiume si è seccato / non abbiamo fatto l’amore e voglio sapere perché», lamenta il cantante nonostante l’età. Nella coda ammette: «Io sto ancora prendendo le pillole…» Ma a tenerlo in una tale forma non può che essere un ritratto che tiene in soffitta e che invecchia al posto suo.