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Nato a Vienna il 10 marzo 1928, a dieci anni Balatsch si è iscritto alla scuola dei "Wiener Sängerknaben" e contemporaneamente ha intrapreso lo studio del pianoforte e del violoncello. Dal 1947 ha frequentato l'Accademia di Musica e di Belle Arti di Vienna dove è stato allievo di Ferdinand Grossman che dal 1953 al 1973 ha sostituito alla direzione della Società Corale Maschile di Vienna. Nel 1968 è stato nominato primo direttore del Coro dell'Opera di Stato di Vienna, incarico che ha ricoperto fino al 1973; nel 1969 ha ottenuto il titolo di professore e ha diretto la Cappella di Corte viennese. Dal 1972 ha svolto, per quasi trent'anni, la sua attività di direttore di coro al Festival di Bayreuth e, dal 1975 al 1980, ha ricoperto lo stesso incarico presso il Coro della Philharmonia di Londra e con i Wiener Sängerknaben.
Balatsch ha inciso numerosi dischi e per due di essi ha vinto il Grammy Awards nella categoria Best Choral Performance: per il Requiem di Mozart nel 1980, diretto da Carlo Maria Giulini con la Philharmonia Orchestra, e per l'esecuzione della Passione secondo Matteo di Bach nel 2001. Nel 1993 ha avuto il premio dell'Academie du Disque per l'incisione del Lohengrin a Bayreuth.
L'Accademia ricorda Norbert Balatsch (Vienna, 10 marzo 1928 - 6 maggio 2020), dal 1984 al 1999 e dal 2006 al 2008 Maestro del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Accademico Onorario dal 2008. pic.twitter.com/v4w4CXg2JS
— Accademia Nazionale di Santa Cecilia (@santa_cecilia) May 8, 2020
Come direttore ospite è stato spesso invitato al Metropolitan di New York, al Covent Garden di Londra, alla Deutsche Oper di Berlino e al Festival di Salisburgo. Già direttore del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia fra il 1984 e il 1999, è tornato a dirigerlo stabilmente nel 200; nel 2008 è stato nominato accademico
onorario di Santa Cecilia ed insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
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