Liam Gallagher e Roger Daltrey degli "Who" formano un supergruppo per la tv

Liam Gallagher (ilmessaggero.it)
di Giacomo Perra
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Martedì 9 Giugno 2015, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 15:27

Sarà pure un “disoccupato” di lusso ma Liam Gallagher non ha certo smesso di pensare alla musica. Dopo lo scioglimento, lo scorso ottobre, dei “Beady Eye”, la band da lui fondata in seguito alla fine dell’avventura degli “Oasis”, con cui ha raggiunto la sua massima popolarità, il minore dei fratelli più famosi della canzone mondiale, che, a differenza di Noel, non ha mai inciso un disco da solista, starebbe pensando di mettere su un supergruppo per uno special televisivo.

A far parte del progetto, ideato in occasione della trasmissione, il prossimo 12 giugno, di una puntata “one-off” di “TFI Friday”, programma cult dell’intrattenimento britannico andato in onda tra il 1996 e il 2000, dovrebbe essere niente meno che Roger Daltrey degli “Who”, lo storico complesso rock inglese con cui Gallagher si è esibito a novembre, nell’ambito di un concerto-tributo per il cinquantenario della sua formazione, allo Sheperd’s Bush Empire di Londra

“Liam ha un bel po’ di tempo libero da quando si sono sciolti i Beady Eye, per cui aveva voglia di provare qualcosa di nuovo - ha spiegato una fonte anonima al “Sun”, che naturalmente ha riportato l’indiscrezione -.

Ha detto ai suoi amici di essere molto annoiato. Forse a parte Noel, sarebbe difficile trovare dei compagni di band migliori di Roger, Ian e Zak. È davvero un supergruppo e la performance sarà memorabile”.

Ian e Zak, che saranno della partita (e della band di cui ancora non si conosce il nome) contribuendo a loro modo all’esecuzione di una versione live di “My Generation”, hit simbolo degli “Who”, fanno di cognome Broudie e Starkey e sono rispettivamente la voce e la chitarra dei “Lightning Seeds” e il figlio - d’arte, perché batterista come il padre - di Ringo Starr.

Insieme a loro e al duo Gallagher-Daltrey, saranno ospiti dello show anche, tra gli altri, gli “Stone Roses” e, udite udite, i “Blur”, eterni rivali degli “Oasis” ai tempi d’oro del Britpop. Per Liam, insomma, questa volta ci sarà davvero poco di cui annoiarsi.