Dopo i live d'apertura di Fabrizio Moro e la delusione di X-Factor, Vinile cerca la sua strada

Dopo i live d'apertura di Fabrizio Moro e la delusione di X-Factor, Vinile cerca la sua strada
di Paolo Travisi
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Venerdì 7 Dicembre 2018, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 22:55
David William Caruso, due album all'attivo, concerto sold-out all'Auditorium Parco della Musica di Roma, è uno di quegli artisti che crede nella musica. Ancora. Perché è la passione che muove tutto, nonostante le difficoltà per emergere, un lavoro per mantenere la famiglia e l'incertezza di un percorso che non fa sconti a nessuno. Anni di live nei locali più conosciuti della capitale, cantante d'apertura (nel 2012) dei concerti di Fabrizio Moro, ed anche un passaggio ad X-Factor, dove ha ricevuto il no da Asia Argento. Oggi, con l'arrivo del nuovo singolo, Notte infinita, ha deciso di abbandonare il suo vero nome, per farsi chiamare Vinile. “C'è un eccesso di tecnologia, molti lavori belli stanno morendo per questo motivo. Ho scelto questo nome perché adoro il fruscio del disco, ed ho voglia di fare un passo indietro, perché la tecnologia è utile, ma non sempre serve”.

Tanta gavetta, quella classica nei locali. Quanto è importante per formare carriera e percorso?
E' importante fare i live nei locali, ma non è fondamentale. Dopo tanti anni sono dell'opinione che ci sono degli step che si apprendono, ma non nei live, quelli servono per renderti carico e sicuro sul palco. Sono le dinamiche della divulgazione e comunicazione che si imparano al di fuori.

Allora cosa è più importante?
La parte manageriale di se stessi, intendo dire come sfruttare il proprio potenziale, per esempio nella promozione radiofonica, un passaggio fondamentale ma difficilissimo. Anche perché i talent scout sono veramente pochi e quindi sei costretto a fare tutto da solo.

E' difficile arrivare in radio con un pezzo?
Impossibile raggiungere le nazionali senza un'etichetta, molto difficile farsi passare costantemente anche nelle radio minori, nel senso di bacino d'utenza.

Tu come produci la tua musica?
Le major è difficile che ti ascoltino, ho un piccolo gruppo di lavoro ed alcune persone che mi aiutano dal punto di vista finanziario. Anche le etichette indipendenti seguono dei circuiti dove spesso ci si conosce già.

Veniamo alla tua musica. Sei in uscita con un singolo?
Si chiama Notte infinita, racconta i sogni ad occhi aperti di persone tormentate, come me, che di notte non riescono a dormire. Il video l'ho dedicato a mia figlia di due mesi, ho scelto di descrivere una situazione comune, quando due persone si conoscono e cercano di capire chi è l'altro.

Hai aperto i concerti di Fabrizio Moro, dopo che lui vinse Sanremo con Pensa. Come l'hai conosciuto?
L'ho conosciuto quando avevo 14 anni, lui più di 20 e stava presentando il secondo album al Jailbreak di Roma, c'erano una ventina di persona, quei live che faccio anch'io, dove viene chi ti vuole bene. Nel tempo l'ho seguito musicalmente ed in un'occasione gli chiesi di poter aprire i suoi concerti. Dopo aver ascoltato i miei brani, ho aperto una decina di concerti.

L'esperienza a X-Factor è stata deludente?
E' stata la mia prima volta in un talent, l'ho fatto ed ho ottenuto tre si dai giudici, il no di Asia Argento. Ma ci dissero che sarebbe stata a loro discrezione l'ingresso. Comunque sono contento lo stesso, perché continuerò il percorso a modo mio, come ho sempre fatto.

Cosa speri?
Da quando sono padre ho acquisito la consapevolezza, che quell'opportunità la merito davvero, e non vorrei il mondo, ma l'occasione per provare a fare il passo. Da solo è dura, io sto investendo tutti i miei risparmi perché ci credo.
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