Il conto, solo per i gigli candidi, ammontò a 40 milioni di lire e non è che la chiesa presbiteriana di San Giacomo in via Oricellai a Firenze sia smisurata. In tanti se lo ricordano ancora il matrimonio fra David Bowie e Iman Abudulmajidil il 6 giugno 1992, soprattutto per la rigidissima blindatura della chiesa, non certo fra le più belle della città, per proteggere l'esclusiva delle nozze della star com la modella. Davanti all'edificio venne persino allestito un baldacchino con teloni in modo che il Duca Bianco e i suoi ospiti non venissero inquadrati da teleobbiettivi sgraditi. Tra gli invitati Yoko Ono, la vedova di John Lennon, Brian Eno, Naomi Campbell e bianca Jagger, la modella brasilana Dalma, come si legge sul Messaggero nella cronaca di Maurizio Di Mauro.
Oltre 200 le persone, fra forze dell'ordine e body guard, a tutelare la riservatazza della cerimonia affidata al pastore Ledlay Laughin. In realtà il cantante e la bellissima somala si era già sposati in Svizzera, ma solo con il rito civile. Stessa blindatura per il rinfresco nella villa La Massa, in collina, poi il trasferimento sulla costa dove uno yacht attendeva la coppia per portarla in viaggio di nozze su un'isola della Grecia.
