Guarda (e senti) chi si rivede: a quattro anni dall'ultimo album, tornano i Subsonica. «Abbiamo attraversato ere geologiche della musica italiana e visto di tutto. Dopo aver preso in questi anni ciascuno la propria strada con progetti solisti, ci siamo ritrovati intorno a un tavolino e ci siamo fatti una domanda: "Serve ancora un altro disco dei Subsonica?". Fortunatamente ci siamo dati una risposta positiva», dicono Samuel Romano (voce), Max Casacci (chitarre), Davide "Boosta" Dileo (tastiere), Enrico "Ninja" Matta (batteria) e Luca "Vicio" Vicini (basso), che oggi spediscono nei negozi Realtà aumentata, il loro decimo disco. L'album, anticipato dai singoli Pugno di sabbia, Mattino di luce e Adagio (dalla colonna sonora dell'omonimo film di Stefano Sollima), segna un nuovo esordio per il quintetto: «Abbiamo ritrovato la necessità e l'urgenza di fare musica, chiusi tutti e cinque in studio a ricercare quella scintilla».
IL FESTIVAL
Nel 2000 i Subsonica, cresciuti sui palchi dei locali del circuito indipendente torinese, conquistarono il successo nazionalpopolare partecipando in gara al Festival di Sanremo con Tutti i miei sbagli, oggi considerata una delle loro hit. A distanza di ventiquattro anni Samuel e soci avrebbero voluto rivivere il brivido della gara: «Tramite la Sony abbiamo fatto ascoltare diversi brani di Realtà aumentata ad Amadeus». Non è andata bene:«Questo è un disco difficile: i brani non seguono una forma-canzone tradizionale, tra introduzioni strumentali lunghissime e assoli. Magari abbiamo messo in difficoltà Amadeus. Tra le altre canzoni, avevamo presentato Universo (gli archi portano la firma di Davide Rossi, già braccio destro dei Coldplay, ndr): forse il lungo intro lo ha spiazzato. Comunque se ci avessero chiesto di tagliare le canzoni, non saremmo scesi a compromessi. Ma a onor del vero, neppure ci è stato chiesto», dicono i Subsonica.Pandemia, negazionismi, guerre: da Cani umani a Missili e droni, passando per Africa su Marte, l'album sembra un romanzo distopico. «Cantiamo la "realtà aumentata" di questi giorni, che sembra spingerci verso un isolamento individuale e individualista, anziché suggerire azioni e risposte collettive», spiegano.