Pupi Avati dal cinema al libro

Pupi Avati
di Valentina Venturi
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Domenica 22 Dicembre 2019, 12:20
Esce giusto in tempo per Natale il libro dedicato a Pupi Avati “La terra del diavolo”, una sorta di memoir a cura di Claudio Miani e Gian Lorenzo Masedu, edito da Asylum Press Editor in collaborazione con Imp\[O\]sible Book. E ieri erano tanti gli appassionati che hanno abbandonato il traffico degli ultimi acquisti natalizi, per trascorrere del tempo nella libreria di via Piave ad ascoltare i racconti dei cinquant’anni di carriera cinematografica di Avati. «All’inizio ho provato un’enorme diffidenza - racconta il regista ai presenti -. Ho accettato solo perché Claudio Miani era molto simpatico. Invece, devo dire, che questo è uno dei libri più belli che abbia visto, fatto con una grandissima cura dei dettagli, anche da un punto di vista editoriale e d’impaginazione. Mi avete stupefatto, nonostante le mie aspettative fossero zero».

Come il libro, anche la presentazione è stata una lunga chiacchierata in cui Avati ha ripercorso quel mondo di “genere” che caratterizza i suoi film, ormai quasi dimenticato. “La terra del diavolo” è un viaggio tra parola e pellicola che parte dalle prime sperimentazioni di “Balsamus, l’uomo di Satana” e “Thomas e gli indemoniati” e giunge sino all’ultimo “Il signor Diavolo”. In una sala completamente gremita, ieri il tempo sembrava essersi fermato. 
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