Generosità e purezza, lo spettacolo del balletto

Generosità e purezza, lo spettacolo del balletto
di Roberta Marchetti
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Sabato 21 Dicembre 2019, 10:40

Una notte in cui tutto è possibile, anche vivere i propri sogni. E’ la magia del Natale e diventa realtà all’Auditorium della Conciliazione con “Lo Schiaccianoci”, in scena fino al 26 dicembre. Il celebre balletto, rappresentato per la prima volta al Marijnskij di San Pietroburgo il 5 dicembre 1892, è un must del periodo natalizio nei teatri di tutto il mondo e torna a Roma nella versione classica, con la regia e la coreografia di Luciano Cannito. Sul palco, a volteggiare sulle note di Cajkovskij in un tripudio di colori - tra visioni oniriche, battaglie e fiocchi di neve - la Roma City Ballet Company, una delle compagini più prestigiose del panorama italiano, insieme a due coppie di primi ballerini ospiti che si alternano nei ruoli del Principe Schiaccianoci e della Fata Confetto: Ksenia Ovsyanick e Dinu Tamazlacaru, dal Teatro dell’Opera di Berlino, Tatiana Melendez e Vincenzo Di Primo, finalista della scorsa edizione di "Amici". 

Sold out ieri sera la prima. A sognare ad occhi aperti davanti all’intramontabile favola ottocentesca Stefania Orlando, elegantissima in tailleur nero e camicia con rouches, Alda D’Eusanio, l’attrice Valentina Chico con il marito e la figlia, Chiara Giordano, Roberta Beta e l’attore Graziano Scarabicchi. Appena finito di condurre Telethon ecco Beppe Convertini, poi ancora Federico Moccia, l’attrice Daniela Scarlatti, l’ex Miss Italia Daniela Ferolla - quest’anno al timone di Linea Verde Life -, bellissima in un abito verde vellutato, il cantautore Virginio, il ballerino Bryan Ramirez e Anna Pettinelli, accompagnata dal compagno Stefano Macchi, avvolta in un lungo cappotto rosso. In sala, tra le prime file, anche l’etoile del Teatro dell’Opera di Roma Gaia Straccamore e Vladimir Derevianko. Non poteva mancare Rossella Brescia, moglie di Cannito, che ha seguito il balletto con quel pizzico di coinvolgimento in più. A rompere l’incantesimo il lungo applauso a sipario ancora aperto, l’omaggio più bello a tutti i sogni che in due ore hanno preso vita.

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