Maker Faire 2018, Tagliavanti: «Al via l'edizione più “rock” nel segno dell'innovazione»

Maker Faire 2018, Tagliavanti: «Al via l'edizione più “rock” nel segno dell'innovazione»
di Alessandro Di Liegro
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Venerdì 12 Ottobre 2018, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 10:30

La Maker Faire? È un evento rock». Il presidente di Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, presenta così la fiera dell'innovazione e degli innovatori, la Maker Faire Rome - The European Edition, dal 12 al 14 ottobre presso la Fiera di Roma: «È uno degli eventi rock più importanti della stagione romana. Siamo carichi». Da 6 anni promotori della manifestazione, attraverso la società speciale per l'innovazione InnovaCamera, cresciuta come numeri, dimensione, e rilevanza all'interno del tessuto socioeconomico sia cittadino che nazionale. Dalle 35mila persone della prima edizione, nel 2013, si è passati alle oltre 100mila della scorsa, con una previsione di una sensibile crescita per il 2018: «Quest'anno pensiamo di superare i 100mila visitatori - prosegue Tagliavanti - Ma soprattutto ci fa piacere che ci siano in giro per l'Italia e per l'Europa tante iniziative che hanno lo stesso scopo. Ci piace che il nostro modello sia preso di riferimento per la fiera di altre città». Il modello romano di Maker Faire esula dall'essere una semplice mostra delle invenzioni dei maker, per quanto sia intimamente connessa con l'artigianato digitale, ma scava più a fondo nell'esigenza di futuro che la contemporaneità esprime, indagando le prossime tendenze tecnologiche che avranno un impatto rilevante nel quotidiano: «Noi ci siamo resi conto che, in questo momento, in Italia si ha paura del futuro. È una paura irrazionale, la classica paura di uno che non riesce a immaginare un contesto diverso. Noi abbiamo voluto interpretare questa paura - prosegue Tagliavanti, spiegando le linee guida che hanno tratteggiato i temi di questa edizione di Maker Faire - La paura si supera in un solo modo: con il coraggio di andare avanti e vedere il futuro com'è fatto. Il motivo per cui noi abbiamo allargato i settori della Maker Faire è questo: noi vogliamo che le persone vedano gli strumenti di oggi che cambieranno il nostro futuro».
 


I GRANDI TEMI
Tra i temi principali di quest'anno l'economia circolare, la robotica, l'agrifood e il cibo del futuro, la robotica nel comparto sanitario e l'esplosione dei dispositivi interconnessi con l'Internet delle cose. Elementi che nei prossimi anni avranno un impatto più o meno diretto con le esigenze di un mondo sempre più popolato e con sempre meno risorse: «Nei 7 padiglioni ognuno potrà vedere quel pezzo di futuro che più gli piace e più lo rassicura - continua il presidente di Camera di Commercio di Roma - Cosa c'è di nuovo per la salute e benessere? Quali sono queste tecnologie? Nella musica, nel tempo libero, quali sono questi nuovi giochi, che immagini riesco a creare con questi strumenti»? Sul cibo, in particolare, è stata accolta la richiesta dei tanti visitatori che chiedevano fosse ampliato il settore dedicato al food: «È una cosa importantissima per noi italiani: non è che il futuro ucciderà il nostro cibo. È possibile difendere in modo innovativo le nostre tradizioni culinarie. Il futuro è roba per noi, non abbiamo paura», chiosa. Una fiera ibrida, che guarda sia al mondo delle imprese che alle famiglie, un grande parco giochi (più di 100mila metri quadrati d'esposizione) pensato per chi è appassionato di innovazione, per le famiglie, per i bambini - un'area Kids da 10mila metri quadrati - ma anche uno spazio in cui chi fa innovazione dal basso s'incontra con le grandi imprese, gli enti di ricerca e gli atenei creando un'alchimia positiva che sviluppa nuove proposte e nuove idee, un clima positivo in cui immaginare un domani.

LA VOCAZIONE
L'edizione 2018 di Maker Faire Rome guarda con attenzione al mondo delle piccole e medie imprese, essenziali nella dimensione urbana di Roma, guidandole nella trasformazione digitale verso il futuro: «Roma deve ricostruire da zero una propria vocazione economica. Noi oggi abbiamo problema di cosa vivranno i romani nei prossimi anni, dobbiamo ricreare un'economia sostenibile fatta per Roma - afferma Tagliavanti - In un padiglione riprodurremo una bottega tradizionale piena di innovazione per dire agli artigiani e ai commercianti che è possibile avere grandi opportunità se si entra con coraggio nel futuro». Il dialogo con le imprese, la creazione di nuova imprenditoria con le startup digitali che in numero sempre maggiore affollano gli stand della Maker Faire, è uno degli obiettivi principali che spingono Camera di Commercio di Roma a utilizzare la manifestazione fieristica per parlare con il tessuto imprenditoriale romano e nazionale, e persino con la città stessa: «L'innovazione è possibile per tutti - riprende Tagliavanti - Nel tempo, soprattutto l'anno scorso, abbiamo invogliato i piccoli imprenditori a visitare la fiera. Collaboriamo con CNA, con la Federlazio, c'è una parte dedicata agli artigiani innovativi. La cosa che ci fa piacere è che tutte le associazioni imprenditoriali hanno previsto apuntamento in Maker Faire per i loro associati. Questo rassicura il settore produttivo delle piccole e medie imprese, in particolare a Roma, che ce ne sono una marea».
 

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