Il futuro dell’istruzione nel cuore di Roma: l’eccellenza della John Cabot University

L’università americana della Capitale rappresenta un’eccellenza ed un’opportunità unica di vivere in una comunità globale

Il futuro dell’istruzione nel cuore di Roma: l’eccellenza della John Cabot University
di John Cabot University
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Venerdì 29 Marzo 2024, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 17:58

Università significa istruzione e preparazione al mondo del lavoro, ma non soltanto: la John Cabot University rappresenta l’immersione in una comunità globale, una realtà multiculturale che, partendo dal cuore di Roma, arriva a tutto il mondo. Oggi ne parliamo con Michèle Favorite, Executive Director del Graduate Studies Center, Director del Career Services Center e Adjunct Assistant Professor of Business and Communication.

A chi è rivolta l’offerta formativa della John Cabot University?
“Possiamo tranquillamente dire che la nostra offerta formativa rappresenti un’opportunità unica, ed è rivolta a giovani di tutto il mondo che hanno il desiderio di immergersi in una realtà multiculturale incentrata sullo studio delle arti liberali. Ognuno di questi ragazzi diventa un po’ un esploratore, proprio come Giovanni Caboto, perché sceglie di entrare a fare parte di una nuova realtà, dove espandere i propri orizzonti”.  

Ragazzi che abbracciano quasi tutto il mondo…
“I nostri studenti provengono da oltre 75 paesi diversi, cosa che rende la nostra Università una vera e propria comunità globale, in cui gli italiani rappresentano circa un terzo e gli americani la metà. Infatti, possiamo vantarci di essere tra le università triennali più internazionali in Italia e offriamo programmi di laurea in 14 discipline umanistiche, sociopolitiche, nonché nel settore del business e dell’economia. La nostra offerta accademica include anche i Master. Oltre a quello già consolidato in Art History, a settembre inaugureremo il Master in International Affairs. Inoltre, in partnership con la Graduate School del Politecnico di Milano, a settembre lanceremo a Roma un Master in Business Administration unico nel suo genere, in quanto formerà i nuovi manager in maniera olistica, con un focus umanistico coniugato a quello scientifico/tecnico”.

Quanto è importante vivere il Campus? In Italia la realtà è molto diversa, invece qui è possibile vivere un’esperienza come fossimo negli Stati Uniti.
“Il nostro campus è un luogo dinamico e inclusivo dove i ragazzi possono trovare un ambiente accogliente e familiare. Oltre a questo, al di fuori delle ore di lezione il campus pullula delle tantissime attività extracurriculari ideate e organizzate dagli stessi studenti. Queste offrono l’opportunità di sviluppare le famose soft skills - quelle capacità attitudinali che non si imparano sui libri- tra cui il lavoro di squadra e la capacità gestire più attività allo stesso tempo”.

Ci parli di qualcuna di queste attività
“Tra queste, spiccano quelle dedicate al volontariato. In tre mesi e mezzo, nel 2023, gli studenti hanno dedicato 1,100 ore di volontariato (insegnando inglese gratuitamente, distribuendo circa 2.800 pasti ai senza tetto, raccogliendo circa 86 kg di rifiuti per le strade adiacenti all’Università) a favore di diverse comunità localizzate principalmente a Trastevere, tra cui la Casa Internazionale delle Donne. Questo radicato senso di altruismo denota proprio il senso civico che fa parte dell’esperienza universitaria americana e che si riassume con due parole: give back – cioè, ridare alla comunità. Ad arricchire la vita studentesca ci sono anche le tante associazioni – gli student club- gestite dai ragazzi stessi. Abbiamo circa 20 associazioni attive che spaziano dal giornalismo al marketing, dalla storia dell’arte alle arti creative. Organizzano viaggi, mostre, invitano speakers, creano eventi… Molti studenti sono attivi in più clubs e diventano bravissimi nel multi-tasking, una soft skill molto preziosa”.

Come avviene la scelta dei docenti e quali i corsi che hanno avuto più successo negli ultimi tempi?
“Il sistema americano segue i principi di meritocrazia ed è del tutto incentrato sullo studente. Vantiamo un pool di professori internazionali provenienti dalle migliori università del mondo, tra cui Harvard, Yale, Oxford, e Cambridge. Grazie all’utilizzo dell’inglese come lingua primaria di insegnamento riusciamo ad attrarre alcuni dei migliori talenti a livello internazionale. Inoltre, due anni fa la nostra Business School ha ricevuto il prestigiosissimo accreditamento AACSB, un riconoscimento riservato solo al 5% delle scuole di business a livello globale. Siamo l’unica università americana in Europa ad avere questo riconoscimento. Inoltre, negli Stati Uniti, siamo accreditati dalla Middle States Commission on Higher Education, un sigillo di qualità che la maggior parte delle università americane non possiede”.

Tutte le informazioni su programmi e iscrizioni su: https://www.johncabot.edu/