Anche le popstar si deprimono. Lo sa bene, a quanto pare, Justin Bieber, che, provato dalle incombenze derivanti dal suo status di stella mondiale della canzone, si è leggermente infiacchito nel morale, tanto da decidere di lasciar perdere per un po’ le pubbliche relazioni: “Cancellerò tutti i miei meet and greets - ha fatto sapere il ventiduenne cantante canadese sui social -. Mi piace incontrare persone interessanti ma mi sento mentalmente ed emotivamente esausto al punto da essere depresso. La pressione di soddisfare le aspettative della gente per quello che dovrei essere è troppa per me da gestire ed è pesante da portare sulle spalle".
Tradotto: niente più appuntamenti pre-concerti per i suoi fortunati e danarosi fan, che puntualmente, prima di ogni tappa del suo Purpose World Tour, aggiunto un extra al prezzo del biglietto, avevano la possibilità di incontrare l’interprete di Baby per una chiacchierata a quattr’occhi.
“Non vorrei deludervi, non so dirvi quanto sia dispiaciuto ma voglio essere nelle migliori condizioni mentali per darvi il migliore spettacolo possibile", ha poi aggiunto Justin, che, stando al suo manager, avrebbe deciso di rinunciare ai rendezvous con i supporters a causa di “un incidente legato alla sicurezza”.
La novità, ovviamente, non ha fatto molto piacere - è un eufemismo - agli agguerritissimi beliebers, i suoi tifosi più sfegatati, che, però, senza pensarci due volte, hanno immediatamente preso le parti del loro beniamino, difendendolo dagli attacchi di tutti coloro che, nelle ultime ore, si sono divertiti a ironizzare sulla sua depressione. Sul web, così, è diventato virale l’hastag #WeAreHereForYouJustin, uno slogan di sostegno al “povero” Bieber, invitato a prendersi tutto il tempo che gli sarà necessario per stare meglio. Alla faccia dei detrattori.
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