Eclissi, il 21 gennaio riappare la Luna Rossa: la prossima nel 2028

Nell'immagine una eclissi di Luna ripresa dall'astrofilo brindisino Giuseppe Donatiello
di Enzo Vitale
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Mercoledì 16 Gennaio 2019, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 19:24

Stavolta non servirà alcun telescopio né tantomeno il binocolo. Una buona vista sarà sufficiente per osservare il primo fenomeno celeste del 2019, ovvero l'eclissi di Luna.

E visto che la prossima, in tutta la sua fase di totalità, sarà visibile dall'Italia solo alla fine di dicembre del 2028, allora l'alzataccia di lunedì 21 gennaio, nuvole permettendo, varrà la pena di essere attuata.

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I MOMENTI DELL'ECLISSI


Nell'immagine sopra, elaborata dal gruppo astrofili Palidoro presieduto da Giuseppe Conzo, si possono osservare le varie fasi dell'eclissi che vedrà la sua fase totale, visibile dall'Italia, tra le 5,41 alle 6,44 del mattino. A rendere ancora più spettacolare l'appuntamento, è la posizione favorevole del nostro satellite naturale si troverà al Perigeo (a 35.7344 chilometri da noi a fronte di una distanza media di circa 38.4400), per cui il disco lunare apparirà ancora più grande del solito. In breve, si tratta di una cosiddetta “superluna” piena. Nella foto principale l'eclissi del 27 luglio 2018, ripresa da Oria (Brindisi). «La sequenza -spiega l'astrofilo Giuseppe Donatiello che l'ha realizzata- è un montaggio di singoli scatti ottenuti con un rifrattore da ED127mm utilizzando una fotocamera compatta Kodak C183. Gli scatti sono stati scelti per ottenere una sequenza che rispettasse correttamente i tempi del fenomeno celeste».

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LE ECLISSI TRA IL 2001 E IL 2050
«Nel periodo 2001-2050 -spiega Mauro Messerotti, astrofisico solare dell'Osservatorio Inaf di Trieste-, si hanno 21 eclissi totali di luna visibili, di cui 10 interamente e 11 solo la fase di totalità ma non tutte le altre fasi. La prossima eclisse totale di Luna di cui sarà visibile tutta la fase di totalità avverrà tra 9 anni 11 mesi e 10 giorni (31 dicembre 2028). La prossima eclisse totale di Luna visibile in tutte le sue fasi avverrà tra 10 anni 10 mesi 29 giorni (20 dicembre 2029)».

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COS'E' UNA ECLISSI DI LUNA?
«Il moto della Luna -spiega ancora Messerotti- determina la sua entrata nel cono di penombra della Terra nella fase iniziale dell’eclisse, e ciò corrisponde ad una lieve diminuzione dell’intensità della luce solare riflessa dalla superficie lunare, difficile da identificare ad occhio nudo. Quindi la Luna entra nel cono d’ombra della Terra, dando origine alla fase di eclisse parziale: progressivamente la luce del disco lunare diminuisce sensibilmente».


(L'eclissi di Luna, credits Mauro Messerotti)

«Quando la Luna si trova interamente all’interno del cono d’ombra -continua il ricercatore dell'Istituto nazionale di astrofisica-, inizia la fase di eclisse totale: il disco lunare ha una luminosità molto più bassa e la luce riflessa acquisisce una colorazione bruno-rossastra, che dipende dalla colorazione che la luce solare assume attraversando gli strati al bordo esterno dell’atmosfera terrestre. La fase di eclisse totale dura per tutto il tempo in cui la Luna è completamente immersa nel cono d’ombra. Quando comincia ad uscirne l’eclisse è parziale, fino all’uscita dal cono d’ombra, che sancisce la fine dell’eclisse parziale e l’ingresso nel cono di penombra. L’uscita dal cono di penombra definisce la fine dell’eclisse, quando la Luna riacquista la luminosità originaria».

LO SPETTACOLO DI VENERE GIOVE E SATURNO ALL'ALBA
In questo periodo, sempre per coloro che amano alzarsi nelle primissime ore del mattino, volgendo lo sguardo a Sud Est, intorno alle 5,20, è possibile osservare la splendida visione di tre pianeti: Venere, Giove e Saturno. A quell'ora Venere apparirà come un vero e proprio faro nel cielo, sarà , infatti, la “stella” più brillante della volta celeste. Uno spettacolo, sempre nuvole permettendo, che potrà essere osservato per un'oretta, poi la luce del Sole prenderà il sopravvento.

(L'astrofisico dell'Osservatorio Inaf di Trieste Mauro Messerotti)

Ritornando all'eclissi di Luna, ecco il consiglio finale dell'astronomo dell'Osservatorio di Trieste: «Nonostante l’orario antelucano, vale la pena di osservare l'eclissi del 21 gennaio– visibile tranquillamente a occhio nudo, senza alcuna protezione per la vista, anche se un binocolo consente di osservare meglio la superficie della Luna in eclisse – perché altrimenti bisognerà attendere quasi 10 anni prima di avere l’opportunità di vederne uno simile».


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