Sparatoria a Corviale, un morto e un ferito: agguato in strada. La vittima è un 33enne, si chiamava Cristiano Molè

Lunedì 15 Gennaio 2024, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 11:45

LO CHOC

Dalle finestre di Corviale gli occhi erano puntate tutte in via Poggio Verde. L’ambulanza era in mezzo alla strada con il lampeggiante acceso e tutto attorno i carabinieri, per i rilievi. Un nastro bianco e rosso delimitava la scena del crimine. I residenti del Serpentone erano scesi dal palazzo. A decine. C’è chi cerca di avvicinarsi e, ai militari, urla: «Nun me toccate sennò qui morimo tutti». Lungo il marciapiedi ci sono gli amici che conoscevano le due vittime della sparatoria. Molti, moltissimi ragazzi. Passa una coppia. E lei parla di Cristiano a lui. Gli dice: «Sta ancora a combatte, vero?». Non vuole credere che lì si è consumato l’omicidio dell’amico. Poi scoppia in lacrime. Si allontanano, proprio come fanno due uomini. «Stavo per uscire con il cane quando ho sentito gli spari e ho pensato subito che era scappato un morto», sottolinea uno. «Da anni non vedevamo una cosa del genere a Corviale, sembriamo ritornati alle scene da film di qualche decennio fa. Devono finirla, serve un intervento ma noi non possiamo denunciare o dire nulla, viviamo pur sempre al Serpentone», sussurra una donna che, come gli altri, preferisce non dire chi è. I capannelli dei ragazzi osservano. Sono divisi in gruppetti. Un giovane, riceve una telefonata. «Amo, sì, gli hanno sparato – dice alla ragazza – è finita».

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