Rugby Italia Sei Nazioni, nella 25a edizione gli azzurri partono con il nuovo ct Gonzalo Quesada, già venduti 100mila biglietti. Tutto il Torneo su SkySport

Venerdì 19 Gennaio 2024, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 20:04

La nota della Fir

Per il terzo anno consecutivo sono stati gli studi di Sky Italia a Milano ad ospitare il lancio nazionale del Guinness Sei Nazioni. Per il biglietti c'è il linko sul sito della federazione.

A presentare l’offerta dell’emittente l’executive vicepresidente Marzio Perrrelli, che ha ricordato l’impegno di Sky nel garantire un prodotto televisivo di altissimo livello, testimoniato dal crescente sforzo produttivo garantito da un numero senza precedenti di telecamere per le partite interne dell’Italia allo Stadio Olimpico: “E’ con emozione e orgoglio che ci avviciniamo al fischio d’inizio del Sei Nazioni, un evento che avrà uno spazio degno della sua tradizione nella Casa dello Sport di Sky. Il rugby, per cui il Sei Nazioni rappresenta il palcoscenico più prestigioso, ha un fascino che si rinnova sempre, grazie a quelle leggende e a quelle rivalità che ne hanno scritto la storia. Sky le racconta con rispetto, passione ed entusiasmo: trasmettiamo più partite degli anni scorsi; diamo maggiore attenzione e sostegno al rugby italiano, al fianco della Federazione; accompagniamo gli eventi con speciali ed approfondimenti per permettere ai nostri abbonati di immergersi nella cultura di questo straordinario sport. Il tutto con il “tocco Sky”, la competenza dei nostri commentatori e l’uso delle tecnologie più avanzate, con ben 26 telecamere all’Olimpico per le partite dell’Italia, un mix che ci rende da sempre un punto riferimento per chi ama il rugby” ha dichiarato Marzio Perrelli.

Il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, ha dichiarato: “Il Sei Nazioni rappresenta per Fir un asset strategico, sia per il prestigio e l’opportunità di sviluppo del Gioco nel nostro Paese che ne derivano, sia per l’impatto economico/finanziario che garantisce all’intero movimento. Insieme ai nostri partner istituzionali e commerciali, che ringrazio per la vicinanza e il supporto, siamo impegnati a migliorare edizione dopo edizione la nostra proposta commerciale, di marketing e di comunicazione ma, soprattutto, a rendere ogni partita del Sei Nazioni a Roma un momento unico per i nostri appassionati vecchi e nuovi.


In collaborazione con Sport&Salute e con Peroni Nastro Azzurro il Villaggio garantirà atmosfera e divertimento senza precedenti, ed un concerto post-partita che porterà sul palco del Foro Italico artisti di fama internazionale, impreziosendo il valore del nostro evento. L’edizione 2024, con le due gare interne del 3 febbraio contro l’Inghilterra e del 9 marzo con la Scozia, segna un nuovo approccio all’organizzazione dei nostri eventi internazionali e, con oltre centomila biglietti già staccati, garantiremo un contesto entusiasmante per i nostri Azzurri, pronti al debutto di Gonzalo Quesada sulla nostra panchina: di Gonzalo e della sua passione, del suo desiderio di far muovere alla nostra Nazionale un nuovo passo in avanti, si è già detto molto. Siamo emozionati per questo nuovo inizio, come lo sono le decine di migliaia di appassionati che troveranno posto sugli spalti dell’Olimpico e quelli che, grazie allo straordinario impegno di Sky, potranno seguire in diretta e in chiaro il percorso della nostra Nazionale nel Torneo”.

Marco Mezzaroma, Presidente di Sport&Salute, co-organizzatore di FIR per le partite allo Stadio Olimpico di Roma, ha aggiunto: “Già da mesi stiamo lavorando insieme alla Federugby per ospitare al meglio i due appuntamenti di quest’anno, durante i quali lo Stadio Olimpico indosserà la sua veste più bella: quella d’azzurro e di grande sport. Nel calendario di impegni che spaziano dal calcio, alla musica sino agli europei di atletica di giugno, quelli con il rugby sono i momenti più attesi.
All’Olimpico, da anni ormai casa della Nazionale azzurra, ogni volta si respira un’atmosfera unica.
Non è retorico parlare di “festa dello sport”, perché in occasione degli incontri del 6 Nazioni viviamo davvero momenti di grande sport, in campo e fuori. Si respira passione autentica e voglia di partecipare ad un evento sportivo dove i protagonisti sono anche i tifosi sugli spalti, che poi danno vita al “terzo tempo” fuori dallo stadio. Vivendo a Roma, poi, ho modo di vedere come nel periodo del 6Nazioni tutta la città sia coinvolta nel clima di “festa sportiva”, con i tifosi delle squadre avversarie che passeggiano tranquillamente lungo le strade del centro e vicino allo stadio, indossando orgogliosi la maglia della propria Nazionale. Momenti e “fotografie” che ci allontanano dalle recenti tristi immagini di scontri e di violenza che abbiamo vissuto qualche giorno fa. Anche per questo motivo il rugby si rende unico, grazie alla sua capacità di esaltare i valori autentici dello sport: come il rispetto dell’avversario, il rispetto sacro delle decisioni e della figura dell’arbitro, il rifiuto orgoglioso di qualsiasi forma di simulazione, lo spirito di squadra, il sacrificio e quella “fraternità” che ha sottolineato anche Papa Francesco sabato scorso nel corso di un’udienza dedicata allo sport. Ecco perché ritengo che esso debba continuare ad avere un ruolo di primo piano nello scenario sportivo italiano, per la sua capacità di affascinare e trascinare in campo centinaia di ragazzi, avvicinandoli alla pratica di una disciplina nobile e dai sani valori”.

Michele Lamaro, capitano dell’Italia, ha aggiunto: “E’ finalmente il momento di tornare in campo, è il periodo più intenso e bello da vivere, tornare a Roma e rappresentare l’Italia è sempre un grande onore e sono sicuro che tutti noi Azzurri non vediamo l’ora di poter indossare di nuovo questa maglia. Ci aspettano cinque partite e indipendentemente dal calendario abbiamo un compito più vasto, prepararci al meglio ed essere pronti in ogni occasione. Dobbiamo continuare a costruire su quanto fatto negli ultimi anni, continuare il percorso e avere l’ossessione di migliorare ogni singolo aspetto del nostro gioco e questo Torneo sarà importantissimo per il nostro percorso. Ci siamo resi conto dopo il Mondiale che quanto fatto sino ad allora non bastava, sia alle Zebre che da noi a Treviso abbiamo vissuto un avvio di stagione importante che ha messo in evidenza la voglia di tutti noi di continuare con tutte le nostre forze a spingere nella direzione che vogliamo”.

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