Punture di insetti, quando si rischia l'infezione: tutto quello che c'è da sapere

Domenica 6 Agosto 2023, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 19:05

Pappataci

«Il flebotomo o pappatacio (Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi) è invece – prosegue Giada Rossini segretario del Gruppo di Lavoro GLIVE-AMCLI e Virologa del Centro di Riferimento Regionale CRREM-UO Microbiologia, IRCCS Policlinico S. Orsola, Bologna - il vettore del virus Toscana (TOSV), così chiamato perché isolato in Toscana all’inizio degli anni 70 ma presente in altre regioni italiane e in altri paesi del bacino del mediterraneo. Nella maggior parte dei casi questo virus provoca una lieve forma febbrile, ma nelle forme più gravi può causare mal di testa, febbre, nausea, vomito e dolori muscolari, eritemi cutanei maculo-papulari, sino a meningiti e meningoencefaliti. Tra il 2016 e il 2022 sono stati riportati in Italia 152 casi di infezioni neuroinvasive da TOSV con un decesso, l’85% delle quali concentrate in Toscana ed Emilia-Romagna.

Quest’anno prosegue Rossini – la sorveglianza è iniziata il primo maggio e in Emilia-Romagna, a oggi, sono stati esaminati 89 pazienti con sintomi più o meno severi riferibili potenzialmente a un’infezione da Toscana Virus. Di questi pazienti, 10 (11.2%) sono risultati positivi alla ricerca del genoma virale nel campione di liquido cefalo-rachidiano e presentavano sintomi riferibili a una malattia neuro-invasiva.

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