Moana Pozzi, la madre: «Quel maledetto giorno in cui incontrò Schicchi e gli ultimi giorni in ospedale. Al cimitero non c'è più, non dirò a nessuno dov'è»

Sabato 11 Novembre 2023, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 17:39

L’infanzia e le Orsoline

La madre racconta che da piccola Moana era «una bambina tranquilla, curiosa. Amava tutti gli animaletti. Aveva una cornacchia, Penelope, le faceva il bagnetto nel catino. E dei criceti, di cui avevo il terrore. Da grandicella giocava solo con la Barbie. O con il Lego. A scuola era una meraviglia, imparò subito a leggere e scrivere. La sorella Tamiko è diversa, come la notte dal giorno». Andava dalle suore Orsoline «alle elementari, le piaceva. A Ovada, qui vicino, c’era la scuola di musica Rebora, Moana studiava chitarra classica, suonava sempre “Les jeux interdits”. Era brava, cantava bene. Amava il tennis, prese il brevetto da sub sul Mar Rosso con i militari americani. Faceva immersioni al lago di Bracciano, nell’acqua scura, non aveva paura di niente». Dice che non fumava, non beveva, non prendeva droghe.

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