Macron e Mattarella, l'asse per allineare Francia e Italia in Ue: dai migranti al Pnrr, le sfide comuni

Mercoledì 7 Giugno 2023, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 12:41

Il nodo europee

Ora è il momento di una paziente (ri)tessitura. Qui entra in campo, è stato così anche negli anni scorsi, l'asse Colle-Eliseo cementato dal Trattato del Quirinale e da ottimi rapporti personali fra i due Capi di Stato. E certo non sarà una passeggiata, perché - a Roma ne è convinta Meloni - a un anno dalle elezioni europee che decideranno i futuri assetti comunitari, su tutto la presidenza della Commissione Ue e delle altre istituzioni di vertice - Italia e Francia restano su fronti (politici) opposti. In questa chiave si spiega l'accanimento della politica francese, sponda Macron, contro il governo conservatore a Roma, il dedalo di accuse che dai ministri d'Oltralpe si scagliano contro l'asse Fdi-Lega-Fi a Palazzo Chigi.

Il piano di Meloni (e Tajani) di tessere una tela fra Conservatori e Popolari in Ue per guadagnare una nuova, inedita maggioranza alle europee del 2024 è indigesto all'Eliseo e la pattuglia macroniana in Ue (Renew Europe) che da quel piano rimarrebbe tagliata fuori. Di qui un'escalation nei toni e nei fatti che - a Roma lo ammettono ormai con una scrollata di spalle - continuerà per i dodici mesi a venire.

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