La raccolta firme
Negli ultimi giorni molti volti noti dell'opposizione hanno annunciato il loro appoggio al politico: dal magnate del petrolio Mikhail Khodorkovsky all'ex aspirante candidata Yekaterina Duntsova, dall'ex direttore di Radio Eco di Mosca Alexey Venediktov a Ivan Zhdanov, braccio destro dell'oppositore russo in carcere Alexey Navalny. La raccolta firme ha così subito un'accelerazione, e nel fine settimana alcuni media riferivano di tante persone che, sfidando il freddo, stavano in coda davanti agli uffici elettorali di Nadezhdin a Mosca, San Pietroburgo e altre grandi città. Basterà a consentire all'oppositore di correre contro Putin? Non è detto. Sì, certo, ci sono delle regole in teoria, ma secondo gli analisti in realtà l'ultima parola spetta al governo, come pare confermare l'esclusione dalla corsa alla presidenza di un'altra politica contraria alla guerra: Yekaterina Duntsova, estromessa dalle elezioni per presunte «irregolarità nei documenti» presentati alla Commissione elettorale.