Dona un rene al nipote malato, ma per la visita di controllo deve aspettare fino al 2024. La denuncia: «Questo il mio premio»

«I tempi diventano biblici», lamenta il 63enne

Dona un rene al nipote malato, ma per la visita di controllo deve aspettare fino al 2024. La denuncia: «Questo il mio premio»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Ottobre 2023, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 16:52

Sergio Lotti, un 63enne originario di Ardenno (Valtellina) circa 3 anni fa aveva scelto di donare un rene per suo nipote Marco, imprenditore di 37anni di Bologna con un bimbo piccolo e da tempo malato, ma i controlli successivi - un'ecografia all'addome e un ulteriore esame di accertamento - vengono fissati per settembre 2024. «Questo il premio a chi ha donato un organo. Invece tagli di nastri per strutture come ospedale di comunità che dopo mesi sono ancora chiusi».

Vaccino Covid, chi deve fare la dose? Posso fare anche quello per l'influenza? Domande e risposte

La denuncia 

 «Ai primi di ottobre - lamenta Lotti - ho da sottopormi ai controlli di rito annuali per il rene donato e sono in programma all’Azienda Universitaria Piero Confortini di Verona. Ma alcune visite/analisi avrei dovuto effettuarle qua in provincia di Sondrio, ma i tempi diventano biblici...». 

«Per fortuna nella struttura ospedaliera di Verona - aggiunge Lotti - dove mi fecero l'espianto del rene provvederanno loro a tutti gli esami e controlli che devo fare ogni anno come donatoreRingrazio l'équipe del professor Luigino Boschiero che martedì mattina presto inizierà con tutti i test necessari - sottolinea il 63enne -.Ma restano disattese le prescrizioni dei nostri bravi medici di Medicina generale (la gran parte) per visite e/o analisi con priorità 72 ore. La sanità qui in Valtellina così non funziona».

© RIPRODUZIONE RISERVATA