Melanoma e metastasi
«Abbiamo provato che l'espressione di TG2 è associata a una minore capacità delle cellule di formare metastasi in esperimenti di laboratorio in cui abbiamo potuto riprodurre almeno in parte il melanoma - spiega Luigi Leanza -. In particolare abbiamo osservato che TG2 è in grado di interagire con MITF, sostenendo così la capacità di quest'ultima di attivare geni coinvolti sia nel differenziamento, sia nella pigmentazione tramite la produzione della melanina. La conseguenza è una minore capacità di formare metastasi. In assenza di TG2, MITF non è infatti in grado di funzionare e ciò causa una riduzione sia della pigmentazione, sia del differenziamento, e un aumento di dimensione delle metastasi», conclude.