Bambini, i consigli del pediatra: 10 ore di sonno, mangiare bene e zaini leggeri per ripartire al meglio

Prima della ripresa della routine scolastica non serve sottoporre i bambini a visite mediche ed esami del sangue. Meglio adottare comportamenti virtuosi

Bambini, i consigli del pediatra: 10 ore di sonno, mangiare bene e zaini leggeri per ripartire al meglio
di Barbara Carbone
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Giovedì 14 Settembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:25

Ripartenza e tanti genitori, al rientro dalle vacanze, si chiedono se sia giusto effettuare un check up ai propri figli per controllare il loro stato di salute generale.

Esami del sangue, visite oculistiche e cardiologiche, controlli dall’ortopedico e dall’otorino sono necessari o no? Per gli esperti, assolutamente no. I bambini, in assenza di patologie, possono stare alla larga dai camici bianchi! Gli accertamenti non richiesti dal pediatra sono una spesa inutile oltre che una grande fonte di stress per i piccoli. Ne è convinto il professor Alberto Villani, direttore di Pediatria generale e dell’emergenza dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma secondo cui l’unico controllo che un bambino sano deve fare è quello dal proprio pediatra. Il benessere di un bimbo è assicurato solo dai corretti stili di vita quindi alimentazione equilibrata, movimento e giochi all’aperto. Niente visite e controlli, ma con qualche eccezione.

CONTROLLI

«Se parliamo ad esempio di visite oculistiche solo nel caso in cui nella famiglia ci sono delle patologie oculari come ad esempio delle maculopatie allora il controllo va fatto quanto più precocemente possibile. Negli altri casi il pediatra prescriverà una visita oculistica a 3/6 anni - spiega Villani - Così come non c’è la necessità di fare l’elettrocardiogramma ai soggetti sani anche se, quasi sempre, questo accertamento viene richiesto nei centri sportivi anche a quanti non fanno un’attività sportiva agonistica». Con l’inizio dell’anno scolastico più che fare le analisi del sangue, il pediatra suggerisce di adottare comportamenti virtuosi che giovano alla salute come ad esempio fare in modo che i bambini dormano un numero adeguato di ore. Più un bambino è piccolo e più deve dormire. Ma di quante ore di sonno ha bisogno un bimbo in età scolare? Secondo lo specialista almeno 10 ore. Anche a 18 anni almeno 8 ore vanno dormite. Meglio 9 o 10 ore. Determinante è anche la qualità del sonno. Per un sonno rigeneratore è fondamentale che il piccolo non faccia uso di strumenti elettronici nelle ore precedenti alla ninna. Alleata della salute di grandi e piccini è la sana alimentazione.

Al bando quindi cibi spazzatura come snack e bibite gassate. «L’alimentazione nei bambini è fondamentale. Quello che è paradossale è che c’è una esagerata richiesta di analisi e controlli specialistici a fronte di poca attenzione ai corretti stili di vita. Bisognerebbe rispettare la nostra dieta mediterranea che introduce in maniera bilanciata carboidrati, verdura, frutta, uova, carne, pesce e legumi - dice Villani - Il pesce ad esempio andrebbe mangiato 2/3 volte alla settimana. La carne va assunta ma non solo quella rossa. Bisogna variare». Un aspetto che secondo lo specialista viene spesso trascurato è quello dell’evacuazione. Per stare bene un bimbo deve evacuare almeno una volta al giorno feci morbide e regolari. Per una crescita sana è poi indispensabile il movimento. «Non serve iscrivere un figlio a numerose attività agonistiche diverse - spiega Villani - è buona regola praticare attività motoria libera come correre, saltare e giocare, soprattutto all’aria aperta. Si tratta di movimenti fisiologici, naturali e spontanei. Più che concentrarci sugli esami da fare bisognerebbe metterci nelle condizioni di non doverli mai fare». Il ritorno tra i banchi di scuola fa emergere, come ogni anno, un problema che preoccupa i genitori: gli zaini pesanti come macigni. Possibile che in un mondo sempre più informatizzato si continui ad imporre a bambini e ragazzi di trascinare cartelle talmente pesanti da mettere a rischio il regolare sviluppo della colonna vertebrale? Basterebbe un semplice Ipad per contenere migliaia di libri e alleggerire gli studenti. Il peso dello zaino, secondo le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità, non dovrebbe mai superare un “range” tra il 10 e il 15 per cento del peso corporeo. Ma chiunque abbia un figlio sa che non è così.

BELLEZZA

Tra libri, quaderni, colori e merende le cartelle dei bambini, anche molto piccoli, arrivano a pesare finanche il 50% del loro peso. Un tema che, secondo i pediatri, la scuola italiana continua inesorabilmente ad ignorare. «Che senso ha nel 2023 che un bambino debba trasportare questi mattoni quando è tutto informatizzato? - continua Villani - Le scuole dovrebbero dotarsi di biblioteche con testi a disposizione degli studenti. Si potrebbe anche pensare di consentire ai ragazzini di poter lasciare parte dei libri a scuola. Di soluzioni ce ne sono tante. Quel che è certo è che il peso degli zaini, oggi, è fuori da ogni logica. Più che il controllo ortopedico servirebbe che la scuola non imponesse di far portare ai bambini cartelle che pesano quintali». L’ultima dritta del pediatra del Bambino Gesù per la perfetta salute dei nostri bambini è di farli vivere circondati dalla felicità e dalla bellezza, veri e propri elisir della lunga vita. 

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