Bandito con la Panda terrorizza Roma Est, rapine a bar e piccoli negozi armato di pistola

Il primo colpo è stato messo a segno intorno alle 6.15 di pomeriggio in una panetteria di via Mario Lizzani

Bandito con la Panda terrorizza Roma Est, rapine a bar e piccoli negozi armato di pistola
di Flaminia Savelli
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Lunedì 12 Giugno 2023, 22:51

Un rapinatore seriale che punta alle attività commerciali del quadrante Est della Capitale. L’allarme è scattato domenica pomeriggio quando il bandito, armato di pistola, ha messo a segno due colpi in mezz’ora tra i quartieri Tuscolano e Casilino. La caccia è partita non appena le vittime hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. I poliziotti non appena hanno incrociato i dati dei due raid, hanno notato le analogie. Un elemento, su tutti: in entrambe le rapine, i negozianti hanno riferito di aver visto scappare il bandito a bordo di una Fiat Panda.

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MODUS OPERANDI

Il primo colpo è stato messo a segno intorno alle 6.15 di pomeriggio in una panetteria di via Mario Lizzani, poco distante da viale Palmiro Togliatti. «È entrato a volto scoperto, mi ha puntato contro la canna di una pistola e mi ha ordinato di consegnare l’incasso» ha riferito la vittima.

Gli agenti del reparto Volanti della polizia arrivati per primi sul posto, hanno proceduto con i rilievi e disegnato un identikit. «È un italiano - ha precisato il commerciante - e parla con spiccato accento romano. Ho visto la macchina scappare in direzione della Palmiro Togliatti». Gli investigatori hanno quindi proceduto con il sequestro delle immagini di video sorveglianza del locale, con le telecamere che hanno ripreso l’intera sequenza della rapina. Dunque, è stato possibile confermare i dettagli fisici riferiti attraverso i fotogrammi degli occhi elettronici. Non solo: i poliziotti hanno perlustrato le vie limitrofe dove hanno acquisito altre immagini che hanno ripreso l’auto utilizzata per la fuga. 

LA TESTIMONIANZA

Mentre gli investigatori stavano procedendo con i rilievi, è scattato un nuovo allarme. Questa volta il rapinatore a bordo della Fiat Panda ha puntato dritto a un bar di via Polia, a Capannelle. Con lo stesso copione della rapina appena consumata in via Lizzani, a volto scoperto e armato di pistola ha fatto irruzione minacciando il titolare: «Dammi i soldi o sparo» ha detto. All’uomo non è rimasto altro che consegnare l’incasso. Con l’allarme scattato intorno alle sette di sera: «I clienti erano atterriti - ha poi raccontato il proprietario - non ho esitato un istante e al bandito ho consegnato tutto quello di cui disponevo. Poi l’ho visto scappare a bordo di una Fiat Panda». La vittima ha quindi fornito una descrizione del rapinatore, coincidente con quella fornita dall’esercente di via Lizzani. Anche in questo caso, come confermato dal barista «parlava in italiano, con spiccato accento romano». Quindi l’auto, utilizzata per la fuga su cui si stanno concentrando le indagini. In questo caso, all’interno del bar, non erano presenti le telecamere di video sorveglianza. Tuttavia sono state messe a disposizione le telecamere esterne di altre attività commerciali che hanno ripreso il bandito in fuga.

IL BOTTINO 

«Il rapinatore ha incassato appena 140 euro con i due colpi. Ma il sospetto è che ce ne siano altri nei giorni precedenti che ancora non abbiamo individuato. Siamo certi si tratti di un bandito esperto perché le rapine si sono consumate in una manciata di secondi» spiegano gli investigatori da domenica impegnati nel tracciare l’itinerario della Fiat Panda. «Attraverso la fitta rete di immagini siamo riusciti a ricostruire la strada percorsa tra una rapina e l’altra - sottolineano - e grazie alla testimonianza dell’ultima vittima, abbiamo accertato la strada imboccata dopo l’ultimo colpo». 
Il cerchio delle indagini potrebbe perciò stringersi nelle prossime ore intorno al bandito. 

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