Massimo Bochicchio, la lettera della nipote al funerale: «Quella volta che mi hai raccontato che giocavi a karaoke con la polizia»

Nel ricordo dello zio all'altare ha detto: hai vissuto cento vite in una sola

Massimo Bochicchio, la lettera della nipote al funerale: «Quella volta che mi hai raccontato che giocavi a karaoke con la polizia»
di Valeria Di Corrado e Camilla Mozzetti
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Martedì 6 Settembre 2022, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 17:42

Per lei Massimo Bochicchio era solo «zio Massimo», quello di cui era innamorata e di cui aveva stima. Un uomo «gentile e sornione», capace «di far sentire sempre a proprio agio», di «prendere in giro tutti». Quello con cui si scherzava e si parlava anche di politica e psicologia, passando da un argomento all'altro con estrema semplicità e naturalezza. Per lei era lo zio che, durante le vacanze a Capalbio - in quella casa tanto cara - al mattino le faceva una «carezza sui capelli» quando era il momento della colazione. Non poteva essere altrimenti per quella ragazzina abbastanza grande da capire che gli adulti possono sbagliare, ma non per questo disposta a rinnegare un affetto sincero che neanche una morte improvvisa potrà cancellare.

Bochicchio, la lettera della nipote

La nipote è stata l'unica a salire sull'altare per leggere una lettera indirizzata allo zio Massimo, mentre la zia Arianna le teneva la mano per darle coraggio. «Ricordo i giochi insieme, il commissario Montalbano, ricordo di essere cresciuta con il mantra di essere come mio zio, le chiacchierate sulla nostra famiglia, le confidenze, i consigli.

Ricordo che mi prendevi in giro perché fino a dieci anni sbagliavo la seconda persona del passato remoto. Poi le cose sono degenerate». Ha raccontato anche di come lo zio ha reagito quando è stato arrestato dalla polizia in Indonesia, con l'accusa di riciclaggio; il modo con cui ha cercato di tranquillizzare chi, naturalmente era in pensiero per lui, dicendo che con i poliziotti faceva il «karaoke». «Hai vissuto 100 vite in una sola, se mi ascoltassi ora diresti di andare avanti, ma non so come si fa, un giorno ci rincontreremo». Per lei il broker che ha truffato decine di vip era e resterà soltanto «zio Massimo».

 

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