Roma, la Fabbrica delle Arti…oltre il museo: al liceo Amaldi spazio-laboratorio per studenti e cittadini

Iniziativa nel VI Municipio

Roma, la Fabbrica delle Arti oltre il museo: al liceo Amaldi spazio-laboratorio per studenti e cittadini
di Giuseppe Motisi
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2023, 09:36

Uno spazio espositivo dedicato alla storia delle tecnologie della civiltà romana dove archeologia, artigianato e bricolage si incontrano per offrire agli studenti e ai cittadini, in primis ai residenti del VI Municipio, un’inedita opportunità di conoscenza sulle competenze e le abilità degli antichi romani in campo edilizio e nella produzione di oggetti di uso quotidiano. E anche un’occasione per rivivere in prima persona l’emozione di costruire, ad esempio, un tracciato di una via consolare secondo i dettami dell’epoca, manipolando fedeli copie di materiali ed oggetti adoperati da operai e tecnici del passato.     

È la ‘Fabbrica delle Arti…oltre il museo’, il primo sito espositivo dedicato alla cultura e alla civiltà della Roma antica mai realizzato in una scuola del Municipio delle Torri, che ha trovato ospitalità in alcune aule libere del liceo Amaldi di Tor Bella Monaca.

Inaugurato di recente e allestito con riproduzioni in scala di luoghi iconici dell’urbe antica e di macchinari impiegati dai romani per le loro costruzioni, il museo è pienamente operativo e punta a richiamare l’attenzione non solo degli studenti ma anche la curiosità dei cittadini, che potranno liberamente fruire di questo luogo di aggregazione ideato proprio per ampliare l’offerta culturale del quartiere. Si tratta infatti di uno spazio pubblico figlio del progetto ‘Amaldi scuola aperta’, sostenuto dall’Usr Lazio e dalla Città metropolitana di Roma e ideato dall’istituto superiore di via Parasacchi per riqualificare gli ambienti didattici e aprirli al contempo al territorio, in modo da creare una comunità più estesa rispetto a quella studentesca.

 

“Questo speciale museo è un tassello delle numerose iniziative messe in campo dalla nostra scuola nell’ambito del Patto Educativo di Comunità, al quale partecipiamo insieme all’istituto comprensivo Melissa Bassi e agli enti locali per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa che colpisce gli abitanti più fragili del quartiere – spiega la professoressa Maria Rosaria Autiero, preside del liceo Amaldi -. Dal Patto Educativo di Comunità, vera e propria fucina di idee innovative condivise con diversi attori del territorio, è scaturito il progetto ‘Amaldi scuola aperta’, che ha prodotto oggi lo spazio espositivo grazie a una donazione di Franco Masciovecchio, artista e artigiano recentemente scomparso specializzato nel modellismo storico didattico”.

Nelle teche della ‘Fabbrica delle Arti…oltre il museo’, sono conservate, tra le altre, puntuali riproduzioni di ponti, basolati di vie consolari, edifici sacri e civili, attrezzi e macchine per i lavori edili; il tutto realizzato manualmente nel massimo rispetto delle fonti e dell’attendibilità storica. Ma, come dice il nome, questo luogo intende superare la tradizionale impostazione museale e si candida a divenire un punto di aggregazione, dove la conoscenza si traduce in sperimentazione. “Lo spazio è progettato secondo una visione contemporanea di museo interattivo, al quale si aggiunge il centro documentale sulla scuola e il territorio, attualmente in costruzione in un progetto di Pcto con l’università di Tor Vergata – aggiunge la preside Autiero -. Il patrimonio di opere donateci dalla famiglia di Masciovecchio costituisce quindi il primo nucleo di uno spazio storico-artistico del liceo Amaldi in divenire che sarà aperto sia la mattina, quando i nostri studenti potranno svolgervi attività di studio e laboratoriali, sia il pomeriggio, quando potrà essere visitato dal pubblico extrascolastico”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA