Antico calcio romano, il 20 aprile a Tor Tre Teste la prima finale nazionale dell’Harpastum

L'iniziativa di questa disciplina sportiva

Antico calcio romano, il 20 aprile a Tor Tre Teste la prima finale nazionale dell’Harpastum
di Giuseppe Motisi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 11:05

Era lo sport praticato nella Roma antica dai legionari che, nelle loro pause dagli impegni bellici, si dedicavano al gioco dell’Harpastum contenendosi una palla a suon di placcaggi e prese simili alla lotta. Una disciplina sportiva a metà strada tra rugby, calcio e basket che rivive oggi, con tanto di figuranti vestiti da antichi romani, con la prima finale nazionale del campionato di Harpastum che si svolgerà il 20 aprile a partire dalle ore 15 presso l’impianto sportivo di Largo Serafino Cevasco, a Tor Tre Teste. Sull’erba del campo del V municipio, usualmente utilizzato per le partite di rugby, si fronteggeranno la Centuria Roma ed i Neri di Brescia, le due finaliste del torneo. “Con la parola Harpastum, che significa strappare, si indicava il gioco praticato nell’antica Roma dai legionari nei loro momenti di ricreazione, i quali si organizzavano in due squadre composte da 20, 40 combattenti che si contendevano una palla fatta di pezze e cuoio, cercando di togliersela a vicenda – spiega Marco Sebastianelli, membro del direttivo dell’Harpastum Centvria Roma e cosiddetto ‘calciante’ della medesima squadra -. Lo scopo del gioco è portare la palla dall’altra parte del campo schiacciandolo sulla linea finale, come nel rugby; solo che qui il punto si chiama ‘caccia’. A differenza del rugby la palla si passa anche avanti ma, soprattutto, la squadra è schierata su 4 linee”.

È solo da pochi anni che questa disciplina sportiva, le cui origini sono in parte avvolte nel mistero, è tornata in auge dopo una rievocazione storica che ha visto protagonista proprio la squadra capitolina dell’Harpastum Centuria Roma, arrivata oggi alla finale del primo campionato di specialità. “Nel 2019 veniamo chiamati a rievocare questo gioco durante il Natale di Roma che ogni anno si svolge nel cuore della capitale: giocammo a Caracalla contro i Neri di Brescia, la prima squadra in Italia di questa disciplina che però, fino ad allora, non aveva avuto un team sfidante – racconta ancora Marco Sebastianelli -.

Vincemmo con solo pochi mesi di allenamento, e da quel momento prendemmo atto che avremmo potuto creare qualcosa di unico a Roma, cosicché nel 2021, dopo varie fatiche per creare una squadra solida, formammo la nostra attuale Centuria”.

Attualmente il team romano è composto da circa 50 atleti appassionati di sport da contatto, amatori di pugilato, kickboxing, lotta, rugby, jujitsu, judo e altri sport simili che vanno dai 23 ai 52 anni, e che proprio il 20 aprile al campo sportivo di Tor Tre Teste contenderanno alla squadra di Brescia il primo titolo italiano di Harpastum.
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