Per molto meno certi presidi hanno strigliato gli alunni a lezione dal pc di casa: ora che siete collegati dal sofà o dalla cameretta – era il senso della ramanzina - non avete scuse per arrivare in ritardo. Cosa che invece accade, con sconcertante puntualità, in un’Aula molto più solenne di quelle coi famosi banchi a rotelle, l’Assemblea capitolina. I 48 consiglieri dall’autunno partecipano alle sedute via Zoom. Tutto dal computer. Anche gli “onorevoli” del Campidoglio quindi non avrebbero più pretesti per strillare «presente» fuori tempo massimo. Eppure le sessioni 2.0 non hanno messo all’angolo i ritardatari cronici, anzi.
Neppure la solennità del tema, i poteri speciali per la Capitale, ha impedito che il Consiglio comunale di martedì scorso partisse dopo un’inutile mezz’ora di attesa, dato che la prima “chiama” era andata a vuoto: non era presente nemmeno metà dell’emiciclo.
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