La pausa era durata due anni. Colpa della pandemia, che aveva suggerito di sospendere la presenza dei cani nei reparti. Ma nei giorni scorsi, i cagnolini di "For a Smile Onlus", hanno potuto far rientro tra i piccoli degenti degli ospedali italiani, tra i quali figura il Bambino Gesù di Santa Marinella, nello specifico il reparto di neuroriabilitazione. "I nostri bambini vivono l'ospedalizzazione come un peso rispetto alle loro fantasie - spiega il professore Enrico Castelli, responsabile dell'unità complessa di neuroriabilitazione - La pet-therapy è un modo per ottenre il massimo dell'attenzione e della motivazione del bambino, che è alla base di ogni apprendimento. Il cane non giudica mai, accoglie sempre, far sorridere, si avvicina e aiuta a ridurre lo stress, l'ansia e migliora la qualità della vita».

Attraverso l'interazione con un animale, spiegano gli esperti, si è in grado di migliorare, tra l'altro, lo spirtio di gruppo, ma anche alcuni aspetti motori, di elaborare un linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione.

Infine, si aumenta anche la fiducia nei piccoli pazienti. For a Smile nasce a Torino nel 2006 e da allora ha portato avanti progetti in 16 nazioni: 75 i cagnolini educati alle attività con i bambini.

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