Roma, il Tar del Lazio dice no al ricorso contro il termovalorizzatore: cosa succede adesso

Il bando di gara dovrebbe essere aperto ad agosto: l'obiettivo è realizzare l'impianto (che sorgerà a Santa Palomba) entro settembre 2026. Al momento si è fatta avanti Acea alla testa di un gruppo di imprese

Il Tar del Lazio dice no al ricorso contro il termovalorizzatore di Roma: cosa succede adesso
di Riccardo Palmi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Luglio 2023, 16:18

«Infondati» i ricorsi presentati da associazioni ambientaliste, sindaci e comitati contro il piano rifiuti e il termovalorizzatore a Roma. Lo ha stabilito il Tar del Lazio, ritenendo «generiche» e «intempestive» le «censure con riferimento ai paventati rischi di inquinamento» sul futuro impianto. Per il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri «è una decisione importante che salutiamo con grande favore» e che permette di «andare avanti rispettando la tabella di marcia, la gara e poi l'apertura dei cantieri».

La sentenza del tribunale amministrativo infatti spiana la strada verso la realizzazione del termovalorizzatore, necessario per rendere Roma autosufficiente nella gestione dei rifiuti. Sorgerà a Santa Palomba, area a sud della Capitale poco distante da Ardea e Pomezia. Nei piani del sindaco Gualtieri (che in quanto commissario al Giubileo ha anche la delega al piano rifiuti) il termovalorizzatore dovrebbe essere operativo entro settembre 2026 e avere una capacità di trattamento di 600.000 tonnellate di rifiuti all'anno.

Taxi introvabili, subito incentivi e licenze temporanee: ecco il piano del governo contro il caos

Le prossime tappe

L'idea è quella di realizzare il piano in project financing, cioè con risorse anche diverse da quelle statali e coinvolgendo imprese private: al momento, si è fatta avanti Acea, alla testa di un gruppo di aziende. Il bando di gara sarà aperto da agosto fino fine ottobre: i lavori dovrebbero poi iniziare a metà del 2024 per terminare, come detto, nel settembre 2026. L'obiettivo sarà mettere insieme il recupero dell'energia, il riciclo delle ceneri e il controllo delle emissioni. Il sindaco ha promesso «un impianto» che dal punto di vista della tecnologia sia «il più avanzato al mondo» sulla scorta di quanto accade per esempio, a Copenaghen.

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA