Cinquecento droni sopra il Colosseo per irradiare nel cielo un fascio di luci, anzi un ponte di luce, nel cielo della Capitale fino a Tor Vergata. E soprattutto per mandare un messaggio al mondo: Roma è pronta a ospitare l’Expo del 2030.
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Si è chiusa in questo modo, con uno show esclusivo all’Anfiteatro Flavio, la missione romana della delegazione del Bie (il Bureau International des Expositions) per capire se Roma può organizzare l’evento tra sette anni.
In quest’ottica il comitato promotore presieduto da Giampiero Massolo ha voluto chiudere la visita, sottolineando il principale potenziale romano: la cultura.
Lo show si è aperto con la cantante Malika Ayane che, affacciata da una terrazza dell’Anfiteatro Flavio, ha intonato Volare di Domenico Modugno.
Poi sono entrate in scena l’étoile Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che ha ballato assieme alla figlia, Julia Balzaretti, sulle note del pianista e del compositore Dardust.
Gran finale nella serata con lo sciame di 500 droni sul Colosseo per lo spettacolo di luci ed emozioni: con la supervisione di Enac, i velivoli hanno “disegnato nel cielo l’Uomo vitruviano, il logo di Roma Expo 2030 e il ponte di luci verso Tor Vergata. Lasciando i presenti, compresi i delegati del Bia, senza fiato.