Incidente via del Mare, auto travolta dal suv: dopo la madre morta anche la figlia Agnese

L'uomo alla guida del Bmw era risultato positivo alla cocaina. Testimoni avrebbero visto il suv zig-zagare sul rettilineo prima di piombare sull'utilitaria

Incidente via del Mare, auto travolta dal suv: dopo la madre morta anche la figlia Agnese
di Alessia Marani
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Lunedì 24 Luglio 2023, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 15:04

Non ha avuto scampo neanche la figlia di 49 anni che era alla guida della utilitaria travolta da un suv sulla via del Mare, mercoledì scorso all'altezza di Ostia Antica. Per Agnese Armanni, infermiera con un passato anche da crocerossina, i medici dell'ospedale Grassi di Ostia hanno dichiarato la morte cerebrale. Nel violentissimo impatto era già deceduta la madre, Rita Breccolini, di 69 anni, che era seduta sul lato del passeggero. L'uomo, alla guida del Bmw, un 54enne, elettricista dell'Idroscalo, era risultato positivo alla cocaina, anche lui era stato condotto in ospedale in gravi condizioni. Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta dopo i rilievi dei vigili urbani del X Gruppo. Sarà la magistratura a stabilire la dinamica e le esatte responsabilità. Testimoni avrebbero visto il suv zig-zagare sul rettilineo prima di piombare sull'utilitaria. Il 54enne è indagato per duplice omicidio stradale.

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GARA DI SOLIDARIETÀ

La notizia della morte di Agnese ha provocato grande dolore e scoramento tra amici e colleghi.

La donna era molto benvoluta, abitava con l'anziana madre e la figlia Vittoria di quasi 20 anni, motivo per cui si è subito scatenata una gara di solidarietà per andare incontro alla famiglia. «Lei e sua mamma sono rimaste coinvolte nell'incidente e purtroppo sono morte entrambe. Lasciano sola una figlia che viveva con loro, quindi la ragazza è rimasta sola. Stiamo organizzando come si fa tra noi una colletta alla quale siete pregati di partecipare», il testo di uno dei tanti post - lanciato da una collega di Fiumicino - condiviso sui social dalle infermiere e dagli infermieri, in particolare quelli legati alla sua specializzazione di riferimento. Agnese, infatti, era stata in forza alle Usmaf, ossia agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, distaccamenti periferici del Ministero della salute su tutto il territorio nazionale che si occupano del controllo sanitario su passeggeri e merci che transitano attraverso i punti d'ingresso transfrontalieri.

 

L'Hashtag utilizzato è "Agnese una di noi". Tante le risposte di persone che hanno accolto con favore l'iniziativa. «Vittoria ha comunque il papà - ricorda un'amica di famiglia - ma sicuramente dovremmo promuovere anche una fiaccolata o altri eventi per mettere la sicurezza stradale al centro di tutto. Non si può permettere che girino al volante persone drogate».

Isa ricorda sbalordita e incredula che Agnese era «una collega stupenda e una grande Donna, con la d maiuscola». Insieme avevano lavorato a Viareggio, ma la 49enne aveva anche prestato servizio come crocerossina all'ispettorato di Aprilia. «Agnese era una gran brava persona. Chiunque l'abbia conosciuta rimaneva contagiato dalla sua ironia istintiva, pronta, gioiosa», aggiunge Mario.

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