​I vigili urbani in ferie, invasione di abusivi: «Raddoppiati in Centro»

I vigili urbani in ferie, invasione di abusivi: «Raddoppiati in Centro»
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 21 Giugno 2019, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:04

Chi è che permette ai venditori ambulanti di sfruttare la Scalinata di Trinità dei Monti come fosse un bancone dove esporre la merce? Chi tollera che la piazza di fronte al Colosseo sia quotidianamente trasformata in terra di conquista per i venditori di paccottiglie di ogni tipo? Qualcuno c'è, considerato lo stato in cui versa il cuore della Città Eterna. Per tutti quelli che sgranano gli occhi turisti compresi di fronte a questi scenari, che difficilmente conoscono uguali in altre capitali europee, ci sono altri soggetti deputati alla cura di Roma e alla difesa del suo decoro che voltano lo sguardo altrove. Per le tante promesse veicolate dall'amministrazione comunale di combattere senza se e senza ma l'abusivismo commerciale, arrivano i numeri dell'esercito dei venditori che ogni giorno si spartiscono i principali luoghi della Capitale. Il conto è mastodontico: 2.500 abusivi, armati di varie paccottiglie, assediano il Centro di Roma. A tirar giù la stima è la Confesercenti che traccia uno scenario unico e desolante. In un anno dall'estate del 2018 ad oggi i venditori abusivi intorno ai monumenti e tra le maggiori strade di pregio della città sono per giunta raddoppiati.

CASCHI BIANCHI IN VACANZA
Che succede? Perché sono così tanti, pronti a lavorare quasi indisturbati? Mancano i controlli perché mancano i vigili. Ma non perché non ci sia personale, anche se in numero inferiore rispetto ai reali bisogni della città. Ma perché in estate si va in ferie. E anche i pizzardoni hanno diritto alle vacanze. Secondo la Cisl Roma e Lazio in questi giorni il corpo di polizia locale ha almeno 300 agenti fuori servizio. «Uomini e donne tra i neo assunti che, in attesa del cambio di contratto da tempo determinato a indeterminato, spiega il segretario della Cisl, Giancarlo Cosentito sono obbligati a smaltire le ferie entro la fine di giugno». Morale? «Tra le tante urgenze a cui la Capitale è quotidianamente sottoposta continua Cosentino dagli incidenti ai controlli nei campi nomadi è chiaro che per alcune necessità, come la lotta all'abusivismo, non ci sono sufficienti risorse». A questo si aggiunge una carenza di pianificazione, denunciata anche dalla Cgil, dovuta a «non chiare indicazioni sulle priorità che il corpo deve avere in ragione di una non definita scaletta delle priorità che la politica stenta a definire anche per la complessità di questa città che ovviamente richiede un coinvolgimento di tutte le forze polizia», conclude il segretario di Roma e Lazio della Cisl. Schegge impazzite, a voler usare una metafora, per un corpo che si disperde in mille e più rivoli. Sul decoro, tuttavia, l'effetto è come quello del sale sulle ferite aperte. Perché in assenza di verifichie costanti e capillari gli ambulanti sono tornati a essere i padroni del Centro. «La desolazione commenta il presidente della Confesercenti, Valter Giammaria è ormai intollerabile, anche perché questo sistema di illegalità diffusa sta lentamente uccidendo la parte sana del commercio romano».

GLI AFFARI
Il giro di affari di questi uomini per lo più extracomunitari che vendono pallette antistress ma anche accessori e abbigliamento il più delle volte contraffatti allestendo la merce in strada, su distese di lenzuoli bianchi, supera gli 8 milioni di euro all'anno. Una cifra monstre che invece di regredire è cresciuta del 10%, stando alle stime delle associazioni, nell'ultimo quinquennio.
 

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