Termini, vigili tutti in ferie: in servizio non rimane nessuno per il controesodo. Attesi un milione di viaggiatori

Il reparto che si occupa della sicurezza della stazione centrale non ha personale

Termini, vigili tutti in ferie: in servizio non rimane nessuno per il controesodo. Attesi un milione di viaggiatori
di Alessia Marani
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Sabato 26 Agosto 2023, 23:51 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 14:35

Controesodo di fine agosto. Tra ieri e oggi raddoppiati i viaggiatori alla stazione centrale di Roma, oltre un milione quelli previsti in transito. Eppure dai radar dei romani al rientro dalle vacanze e dei turisti in ripartenza o in arrivo per l’ultimo scampolo estivo all’ombra del Cupolone scompaiono gli agenti della Polizia locale del “Reparto Termini” ossia la squadra demandata ai controlli istituzionali e in divisa nell’area attorno al terminal, da via Marsala a via Giolitti, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini che affacciano su piazza della Repubblica e piazza Indipendenza. Agenti segnati in servizio nel week-end ieri e oggi: zero. In ferie o dirottati a coprire le ferie di qualcun altro. 

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L’ORGANIZZAZIONE

Verbali stilati dall’inizio dell’anno? Altrettanti. «E quando va meglio i colleghi sono a malapena un paio e appiedati», sentenzia Sergio Fabrizi, della Ugl Autonomie.

La squadra, di fatto, sarebbe stata depotenziata già a partire dal 2022 ovvero dal dopo-Covid. Fino ad allora i verbali compilati erano almeno una dozzina l’anno, poi negli uffici del Comando se ne è persa traccia. Eppure le grandi stazioni delle principali città italiane sono in cima alla lista delle emergenze sottolineate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, attraverso le Prefetture, ha più volte reclamato «azioni incisive per aggredire i fenomeni di criminalità nelle aree urbane intorno alle stazioni». Su Roma la concentrazione delle forze dell’ordine è alta da tempo, attraverso operazioni di “Alto impatto” e i “Mord”, i Moduli operativi rafforzati dedicati, organizzati dalla Questura dietro le direttive maturate nei comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico a Palazzo Valentini. L’operato della Municipale, insomma, si concretizzerebbe soprattutto in queste circostanze, in ausilio ai “pattuglioni” di carabinieri, finanza e polizia. Secondo il sindacalista, dunque, non più in maniera sistematica e autonoma ma a spot. «Mentre prima - aggiunge - il Reparto Termini era formato da almeno 6-8 agenti per turno ai quali andavano costantemente in supporto i colleghi dei gruppi speciali Spe, Sicurezza pubblica emergenziale e Gssu, Sicurezza sociale urbana, fino a comporre nuclei di 18-20 agenti in pattugliamento. La presenza dei vigili in stazione e dintorni era costante». Restano gli agenti del Gpit, il Gruppo pronti intervento traffico ma perlopiù in borghese e per i controlli su Ncc e taxi abusivi.

Al Reparto Termini invece spettano i controlli anti-abusivismo commerciale e anti-degrado. Agli agenti, tra l’altro, competono servizi che una volta erano degli “annonari”, ossia la verifica dei banchi e del commercio irregolare, nonché la viabilità specie in occasione delle manifestazioni e dei cortei che partono proprio da piazza della Repubblica. Ma il personale finisce spesso per essere distolto su altre esigenze in capo al I Gruppo. Non basta. Non solo viene meno l’effetto deterrente delle “divise” sugli abusivi e vu’ cumpra’ che assediano la stazione e l’Esquilino, ma a complicare le cose ci si metterebbe anche la destrutturazione degli stessi gruppi speciali. «Via via Spe, Gssu, ma anche il Nad, Nucleo ambiente decoro, sono stati distolti dagli obiettivi fondamentali - afferma Marco Milani, segretario romano del Sulpl, Sindacato unitario lavoratori polizia locale - addirittura i Pics, la squadra di 30 agenti dedicati solo al decoro urbano in Centro, non esiste più. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti». Non va meglio nelle periferie della città. Anzi. «Spe e Gssu che una volta si occupavano prevalentemente dei controlli all’interno e fuori i campi nomadi, delle occupazioni abusive e delle periferie - incalza Milani - sono stati dirottati in Centro per azioni di tipo ordinario nei pressi dei principali monumenti, come Pantheon e Colosseo. Se i romani che abitano a ridosso del Gra si lamentano perché “non si vede un vigile” hanno ragione». A mettere una “toppa” ci sta pensando il Campidoglio con il concorso per 800 nuovi caschi bianchi le cui prove fisiche si svolgeranno in autunno. Gli aspiranti agenti, tuttavia, per motivi di bilancio, non potranno essere contrattualizzati prima del 2024 e a poco serviranno, conti alla mano, per rimpinguare l’organico attuale, «considerato - spiega il Sulpl - che solo nell’ultimo triennio saranno andati in pensione circa 900 colleghi. Rispetto al Giubileo del 2000, in quello del 2025 la previsione è di 1200 unità in meno». Risultato? La cronica carenza di personale rimane, con o senza ferie.

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