Ucraina, gli aiuti a Roma: dal Tiburtino all'Eur 15 hotel per i rifugiati

Ucraina, gli aiuti a Roma: dal Tiburtino all'Eur 15 hotel per i rifugiati
di Camilla Mozzetti e Fabio Rossi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Marzo 2022, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 19:01

Quindici alberghi romani a disposizione per accogliere una parte dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. La Capitale risponde all'emergenza anche con le sue strutture ricettive, grazie al dialogo aperto tra il Campidoglio e Federalberghi. La prima ricognizione ha portato a individuare una serie di hotel disponibili e utilizzabili per l'accoglienza. Non saranno nel centro storico e nelle aree semicentrali della Città eterna, ma in quartieri periferici e nella cintura esterna: dalla Nomentana alla Prenestina, dal Tiburtino al quadrante sud di Roma, complessivamente saranno 750 le camere dedicate ai profughi - in media 50 per ogni struttura - per un totale di 1.500 persone ospitate.

Ucraina, viaggio alla frontiera. Quegli angeli con i cartelli: «Prendo i profughi a casa»


GLI SVILUPPI
Ma queste cifre - sia per alberghi interessati sia come numero di ucraini da accogliere - sono destinate ad aumentare, soprattutto se la guerra non dovesse arrestarsi in breve tempo.

Ieri pomeriggio si è svolta una riunione tra l'amministrazione comunale e i rappresentanti della categoria sul tema dei rimborsi che gli hotel disponibili riceveranno da Palazzo Senatorio. A breve arriverà la lista completa delle strutture che apriranno le porte ai profughi. «Anche in questo caso siamo pronti a fare la nostra parte - sottolinea Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma - In questa crisi collaboreremo per affrontare l'emergenza, come già abbiamo fatto negli ultimi anni per la pandemia di Covid».

 


LA TASK FORCE
Si attiva oggi, intanto, la sede operativa della task force dedicata alla gestione dell'emergenza Ucraina, che risponde al numero verde 800938873 e con la mail emergenza.ucraina@comune.roma.it. «Stiamo ricevendo moltissime segnalazioni attraverso i canali più disparati e questa sede operativa servirà da raccordo sia per le richieste di aiuto, che per le tante e diverse offerte di collaborazione - spiega l'assessora capitolina alle politiche sociali, Barbara Funari - Attorno a questa task force costruiremo una risposta che sia il più possibile attenta e integrata e che dovrà adattarsi ogni giorno alle specifiche esigenze, per offrire anche un orientamento per l'accesso ai servizi».


IL CIRCUITO
I posti del circuito dell'accoglienza, sottolinea Funari, «verranno ampliati, prediligendo spazi adatti ai nuclei familiari, attraverso diverse modalità: la disponibilità degli alberghi; l'aumento dell'offerta con duecento nuovi posti aggiuntivi del Sai e la disponibilità di alloggi che stiamo già ricevendo dai singoli cittadini». In Campidoglio si è insediato anche il coordinamento delle realtà impegnate a Roma per fronteggiare l'emergenza umanitaria dovuta alla guerra in Ucraina. «È il primo tavolo con i rappresentanti di circa trenta associazioni, è risultata molto forte la richiesta di mantenere un coordinamento continuativo e frequente - dice l'assessora - Oggi e' il momento di stringersi attorno a tutta la comunità ucraina di Roma e aiutarla».

© RIPRODUZIONE RISERVATA