#GiornodellaMemoria Il coraggio della Resistenza contro l’assuefazione al male, affinché la persecuzione per motivi politici e razziali non si ripeta mai più. @Roma non dimentica la tragedia della Shoah. Contro il razzismo la #MemoriaGeneraFuturo
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 24 gennaio 2019
«Abbiamo sentito un pugno nello stomaco, un'emozione durissima e abbiamo sentito il compito di trasmettere questa emozione a chi non c'era. Per tenere viva la memoria è nata l'idea di trasformare i ragazzi» che hanno partecipato al viaggio «in testimoni dei testimoni. E la nostra richiesta è stata accolta con entusiasmo», ha aggiunto Raggi.
Alla presentazione della mostra sono intervenuti anche i ragazzi, i protagonisti dell'iniziativa. Una di loro, di nome Michela, ha spiegato: «È stato un grande impegno portato avanti con costanza. Tutto è nato in un preciso momento che ci ha fatto sentire l'esigenza di raccontare. Nella mostra non vedrete il campo di Auschwitz, ma vedrete dei volti perché abbiamo capito che il metodo migliore per sconfiggere il razzismo è sviluppare l'empatia».
Un altro ragazzo le ha fatto eco: «Il fulcro di questa mostra è trasmettere quello che abbiamo ascoltato da testimoni diretti, creando una catena intergenerazionale». Molto soddisfatta la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello che è intervenuta così: «Con ragazzi possiamo crescere in civiltà, umanità e democrazia».
Il 26 gennaio la mostra è stata aperta al Palazzo delle Esposizioni: si tratta la prima mostra esperienziale ideata da un gruppo di ragazzi di Roma che ha partecipato ai Viaggi della Memoria.
In occasione del Giorno della Memoria l'ingresso sarà gratuito.
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