Codice rosso, quindi accorciando i tempi della giustizia, per contrastare le occupazioni abusive. La vicenda di Ennio Di Lalla - l'86enne che ha visto installarsi nella sua abitazione una rom dopo essersi recato dal medico per una visita e ha dovuto attendere quasi un mese per rientrarci - spinge la politica verso una stretta contro questi fenomeni. E soprattutto a dare agli inquirenti più armi. In quest'ottica va il disegno di legge presentato ieri in Senato dai forzisti Andrea Cangini, Enrico Aimi e Massimo Mallegni. «La casa - nota Cangini - è lo scrigno dei ricordi, sottrarla a un anziano è quasi un tentato omicidio. Non è possibile più tollerare questi atti contro le persone più fragili, non sono più accettabili casi come quello del signor Ennio».
Occupazioni abusive, spunta un codice rosso
Con il codice rosso la normativa proposta prevede rispetto al passato che, in caso di violenza e danneggiamento, il magistrato abbia tre giorni di tempo dalla querela di parte per avviare tutte le procedure.
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I NUMERI
Il fenomeno delle occupazioni abusive tende ogni anno a crescere. Anche perché tra la fine delle indagini degli inquirenti e gli interventi di sgombero possono passare anche anni. Senza dimenticare che non sempre c'è la volontà politica di andare avanti su questa strada. Gli ultimi dati forniti dal Viminale (ma risalenti al 2018) dicono che a Roma risultano occupati 110 edifici e 9mila alloggi, a Milano 166 palazzi e 5mila alloggi, a Napoli 18 edifici occupati e 4000 abitazioni, a Palermo 53 edifici e 3mila alloggi. «La Capitale ha anche questo primato del quale farebbe a meno. Il fenomeno - aggiunge il senatore Aimi - però è trasversale tra tutte le zone d'Italia. Dobbiamo dare ai magistrati più strumenti per contrastare questo tipo di reato, ma soprattutto con il codice rosso imponiamo ai Pm di accelerare le loro indagini e le ordinanze di sgombero».
Case occupate, la Camera approva ordine del giorno dopo la vicenda di Ennio Di Lalla
Annamaria Bernini, capogruppo azzurra in Senato, denuncia che «ci sono professionisti dello squattering, delle occupazioni, gang dove c'è chi monitora le case libere e chi invece fa materialmente le effrazioni. Sono tantissimi i casi come quello del signor Ennio, dei quali nessuno parla». Giovanni Gagliani Caputo (Confedilizia) segnala che «di fatto non è attivo il fondo per indennizzare le vittime».
Per chiedere una stretta contro gli sfratti, ieri in Parlamento, è anche sceso in campo Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ieri ha presentato e fatto passare alla Camera un ordine del giorno per «impegnare il governo a tutelare in tempi brevi il leso diritto di proprietà, difendendo i proprietari degli immobili e il loro diritto di poter tornare a casa». Secondo Meloni, «difendere i proprietari di immobili dai ladri di case è una priorità assoluta. Ora ci aspettiamo che il governo Draghi dia seguito all'impegno che si è preso davanti al Parlamento».