Case occupate, la Camera approva ordine del giorno dopo la vicenda di Ennio Di Lalla

L'odg di Fi impegna il governo a prendere iniziative per evitare nuovi episodi analoghi

Occupazioni, Camera approva ordine del giorno dopo la vicenda del Ennio Di Lalla
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Giovedì 11 Novembre 2021, 11:19

La sua casa era stata occupata mentre si trovava in ospedale. Una vicenda travagliata, durata 25 giorni, conclusasi con il rientro nell'abitazione. Ora la sua storia, quella di Ennio di Lalla, 86 enne romano approda alla Camera che approva all'unanimità un ordine del giorno.

Occupazioni, alla Camera l'impegno a prendere iniziative

«La legge va cambiata, chi occupa deve essere mandato via subito, se si fosse intervenuti subito non sarebbe in questo stato.

E se non era per il Messaggero e per tutti i media chissà se sarei mai tornato in possesso della mia casa». Queste le parole del signor Ennio Di Lalla, l'anziano romano la cui casa è stata occupata mentre era ricoverato in ospedale, dopo il rientro a casa. Ora la vicenda approda alla Camera che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno di Fdi (prima firma di Tommaso Foti), che impegna il governo a prendere iniziative per evitare nuovi episodi analoghi.

L'ordine del giorno di Foti era stato giudicato dalla presidenza della Camera inammissibile in quanto estraneo alla materia del decreto proroghe, che l'Aula stava esaminando. Tuttavia il parlamentare di Fdi, citando una serie di precedenti, è riuscito a far cambiare parere alla presidenza che ha riammesso l'atto di indirizzo che è stato quindi discusso e votato dall'Aula dopo una riformulazione proposta dal sottosegretario Francesco Paolo Sisto. «Appare importante rilevare - si legge nellla premessa del testo approvato all'unanimità dalla Camera - anche in ragione di reiterati fatti che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono fatti sempre più frequenti, la valutazione da parte del Governo di provvedimenti in materia di occupazione arbitraria di uno o più immobili in particolare quando esso è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario». L'ordine del giorno, quindi, «impegna il Governo, a valutare le iniziative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, può essere fortemente compromesso». 

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