Scuola a Roma, piano per settembre: «Più spazi e tamponi in aula»

Scuola a Roma, piano per settembre: «Più spazi e tamponi in aula»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 21 Agosto 2021, 00:07

Da una parte i fondi del governo per permettere alle scuole di acquistare tutti i materiali - dalle mascherine ai gel - utili a garantire la sicurezza individuale, dall’altra nuovi spazi in moduli prefabbricati con risorse isolate dalla Città Metropolitana per far fronte all’annosa ma pur presente mancanza di spazi. All’avvio del nuovo anno scolastico mancano ormai una manciata di settimane: la campanella per oltre 750 mila ragazzi in tutti in Lazio suonerà il 13 settembre ma per allora resterà da affrontare ancora la pandemia del Covid - seppur con la certezza delle coperture vaccinali - e il problema delle classi “pollaio”. Soluzioni? Diverse. L’ex provincia, che ha rinnovato l’accordo con il Vicariato per sfruttare spazi nelle parrocchie, ha pubblicato una gara da 8,5 milioni di euro che servirà a dotare diverse scuole di prefabbricati e moduli esterni laddove le classi esistenti non bastassero a ospitare gli studenti. 

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I moduli

Nel dettaglio si tratta «di un accordo quadro - spiega la vicesindaca alla Città Metropolitana con delega alla scuola Maria Teresa Zotta - che varrà per i prossimi quattro anni e garantirà a diversi istituti degli spazi aggiuntivi per il corretto svolgimento della didattica».

Ogni modulo sarà formato da dieci classi, ciascuna di un’ampiezza standard di 50 metri quadrati. Ci saranno naturalmente i servizi igienici e corridoi di collegamento. Potranno essere a un piano o anche a due piani con tutte le garanzie di sicurezza e gli strumenti per garantire le giuste temperature sia in inverno che in estate. I moduli saranno messi a disposizione su tutto il territorio della provincia ma considerato che la maggiore necessità di spazi aggiuntivi si conta a Roma è qui che saranno allestiti entro il mese di settembre. Ancora: oltre ai moduli finanziati dall’ex provincia, il governo nella figura del ministero dell’Istruzione ha isolato proprio per le scuole 350 milioni di euro. 

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Da viale Trastevere

Di questa quota una parte considerevole (all’incirca 20 milioni) sarà riservata a quasi 500 scuole di Roma e provincia. Dall’Istituto comprensivo Falcone e Borsellino a quello di via Giulia (il Virgilio non liceo), dall’Ic Uruguay all’Elsa Morante e così via. Oltre ad elementari e medie a beneficiare dei fondi ministeriali saranno anche i licei e gli istituti tecnico-professionali. Ogni istituto con le risorse assegnate - in media 30 mila euro a scuola - potrà decidere di acquistare tutti i dispositivi di protezione richiesti dalla pandemia. E dunque mascherine e gel. Non solo. In virtù dell’autonomia scolastica si potrebbero anche attivare delle campagne di analisi con l’impiego dei tamponi a scuola oltre alle verifiche garantire dalle singole Asl che scattano però a seguito di casi accertati di Covid. «Tutte le scuole hanno ricevuto i fondi annunciati per le finalità previste - commenta Cristina Costarelli, vicepresidente dell’AssoPreside e dirigente del liceo Newton - che vanno dalle esigenze di gestione dell’emergenza sanitaria al supporto agli alunni con bisogni educativi speciali. Per dare un parametro di riferimento, una scuola di 1.150 alunni ha ricevuto circa 47.000 euro: non risolvono tutto, ma sono una significativa boccata d’ossigeno. Si attende comunque che si metta mano ad interventi sistemici e non emergenziali rispetto ai temi dell’edilizia e al numero di alunni per classe».

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