Sono arrivati all’alba i blindati della polizia: prima all’ex lavanderia al Santa Maria della Pietà, nel quartiere Monte Mario, e poi nella sede di CasaPound a Maccarese. Due operazioni che si sono svolte in contemporanea e coordinate dalla Prefettura. Una blitz che era stato studiato nei giorni scorsi dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi, per il recupero di due locali della Asl.
Gli uomini della squadra Mobile, gli agenti del distretto Primavalle, i militari e i vigili urbani di zona intorno alle sei del mattino hanno fatto quindi irruzione al Santa Maria della Pietà, al padiglione 31 occupato dal 2004 dall’associazione “Ex lavaderia”.
Durante le operazioni l’accesso al parco che ospita i padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico e oggi in parte occupate dalla Asl, è stato limitato solo al personale in servizio. Ma all’arrivo degli agenti, c’era una sola persona presente all’interno del padiglione. L’occupazione infatti ha uno scopo culturale e non abitativo. Secondo quanto già stabilito, i locali recuperati ieri, rientreranno in un maxi progetto di riqualificazione.
Nello specifico, si tratta di un protocollo di intesa ( sottoscritto nell’agosto del 2018) tra Regione Lazio, Roma Capitale, ASL Roma 1, Città Metropolitana, Municipio XIV.
Nel disegno presentato, il parco e il padiglione verranno attrezzati per facoltà universitarie, turismo e ricettività.
La struttura, come ha spiegato la Questura in una nota «veniva anche utilizzata per incontri tra i leader nazionali’ dello stesso movimento». All’arrivo delle forze dell’ordine, è stato identificato solo il guardiano. Anche in questo caso, all’interno non era presente nessuno.
Un’associazione, la Fons Pennis: «Culturale senza fini di lucro - scrivono sul sito web - le attività sono lo studio storico-artistico, studio del Buddismo e meditazione, cineclub d’autore, insegnamento della lingua e della cultura tedesca, Lo scopo- precisano- e’ quello di promuovere la ricerca culturale tradizionale e l’incontro tra le persone al fine della crescita degli individui».
IL SEQUESTRO
Durante l’operazione, gli agenti hanno però trovato materiale e simboli della propaganda del nazismo e del fascismo.
In un locale, addirittura era stato allestito un altarino con tanto di pane e vino, con i nomi - tra gli altri - anche di due criminali di guerra tedeschi: Erich Priebke ed Heinrich Himmler.
«È stata ripristinata la legalità sul nostro territorio - ha commentato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino- da tempo l’amministrazione comunale insieme alla Regione Lazio e alla Asl Rm3 lavora su un progetto per una struttura sanitaria territoriale, una struttura di lunga degenza e un hospice che ora, dopo lo sgombero dei locali, potrà essere realizzato».
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