Le sanificazioni su bus e treni di Roma? Insufficienti a evitare la trasmissione del virus. Dopo l'esito dei controlli dei carabinieri del Nas che hanno rilevato tracce di Covid sulle superfici delle vetture, sindacati, ma anche gli esperti, medici e infettivologi, chiedono che le igienizzazioni a bordo siano ripetute anche durante il servizio e non solo relegate al momento in cui i mezzi tornano nei depositi, perlopiù nelle ore serali o notturne. In pratica i passeggeri trovano pulite le vetture all'inizio del turno, ma poi nel corso della giornata, soprattutto dopo l'orario di punta, in concomitanza per esempio con gli ingressi e le uscite degli studenti da scuola, la probabilità di incorrere nel coronavirus aumentano.
Covid, quanto ci si può contagiare sull'autobus o sul treno? Ecco cosa dicono gli esperti
IL DOCUMENTO
Mercoledì il segretario regionale della Fast Slm, Renzo Coppini, ha rinnovato al Prefetto Matteo Piantedosi, così come ad Atac, Cotral, Roma Tpl e a tutte le aziende private che stanno svolgendo servizio pubblico per conto del Comune di Roma, la richiesta di «intensificare/rafforzare le misure di sanificazione».
LE RACCOMANDAZIONI
«Mi rendo conto che non sia facilissimo - afferma il professore Roberto Cauda, direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive del policlinico Gemelli - ma così come avviene all'ingresso dei negozi, delle chiese o di qualsiasi altro luogo pubblico in cui gli spazi sono condivisi, bisognerebbe dare la possibilità ai passeggeri di sanificare le mani prima di salire a bordo e di godere di superfici il più possibile pulite. Il fatto che i Nas abbiano trovato tracce del virus fa presumere che ci siano viaggiatori asintomatici. Per questo il rispetto della capienza massima deve essere il più rigoroso possibile, vanno mantenute le distanze di sicurezza e va indossata la mascherina perché il virus si trasmette soprattutto per via aerea. Ma aggiungere igienizzazioni a fine corsa, oltre alle sanificazioni, sarebbe comunque di aiuto».
DROPLET
Il Covid viaggia principalmente per via aerea, si deposita sui droplet, le goccioline della saliva, attraverso colpi di tosse e starnuti, ribadiscono i virologi. «Fatta questa premessa - spiega ancora Luigi Toma, infettivologo dell'Ifo Regina Elena - è logico che ove noi avessimo la possibilità di igienizzare costantemente tutte le superfici dei mezzi pubblici si otterrebbe una riduzione del rischio. Anche la distanza di sicurezza da mantenere a bordo di un autobus, adesso che la variante inglese è la più diffusa e contagiosa, dovrebbe essere maggiore del metro, metro e mezzo raccomandato finora, infine bisogna evitare di portare le mani alla bocca, al naso e agli occhi per non contaminarsi». La prefettura sta effettuando un attento monitoraggio del sistema di sanificazioni nel trasporto pubblico capitolino. Se dalle risultanze dei controlli del Nas fossero ravvisate negligenze da parte di stesse cooperative o ditte appaltatrici, sono pronti a scattare provvedimenti. Intanto, oggi, la consigliera comunale Svetlana Celli presenterà una mozione per chiedere l'avvio immediato della campagna di vaccinazione per autisti e macchinisti.