Rifiuti, emergenza a Roma. Nelle ville c'è il fai-da-te: «Puliamo noi residenti»

Rifiuti, emergenza a Roma. Nelle ville c'è il fai-da-te: «Puliamo noi residenti»
di Laura Bogliolo
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Venerdì 25 Giugno 2021, 06:31

«Provvediamo a svuotare i cestini sostituendoci al Servizio giardini». È scritto chiaramente nei nuovissimi secchioni verdi posizionati all'interno di villa Chigi, il parco nel cuore del quartiere Trieste finito più volte tra le polemiche per la mancanza di pulizia. Alla fine, alcuni residenti hanno optato per il fai-da-te, il metodo più diffuso nella Capitale per cercare di colmare le mancanze nella gestione dei servizi. «Abbiamo fatto una colletta per comprare i secchioni e a turno li svuotiamo - racconta Francesco Calda dell'associazione La Trieste per la salvaguardia di villa Chigi - da tempo chiedevamo interventi che non sono mai arrivati e allora adesso ci pensiamo noi».

Rifiuti, tutela del verde

«Abbiamo raccolto firme per chiedere di rimettere i cestini - dicono Roberta Angelilli, dell'esecutivo nazionale di Fdi e il consigliere Holljwer Oliver Paolo - di fronte al totale disinteresse abbiamo aiutato i residenti a effettuare delle azioni civiche di pulizia».
Un passo indietro: a fine aprile il Dipartimento per la Tutela Ambiente del Comune ha deciso di togliere i cestini in alcune ville «a tutela del verde urbano che eviterà la dispersione di materiali inquinanti» come le plastiche. La raccolta dei rifiuti all'interno delle ville spetta al Servizio giardini, quella su strada ad Ama. Il Comune ha rassicurato spiegando che avrebbe aumentato i secchi fuori le ville, ma con la crisi della raccolta Ama di questi giorni, la situazione è sempre più critica.

Un corto circuito, insomma, difficile da superare.

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I cestini sono scomparsi da tempo a villa Ada scatenando un mare di polemiche anche perché i cassonetti sulla strada risultano pieni. «Nel parco si stanno disseminando rifiuti tra prati e boschi - denuncia Lorenzo Grassi, presidente dell'Osservatorio Sherwood - sarà molto più difficile raccoglierli, inoltre era stata annunciata la predisposizione agli ingressi di raccoglitori dedicati, ma non si sono ancora visti». Ieri su uno dei cancelli era stato appeso un foglio A4 scritto a mano con la frase: «Si prega di non abbandonare rifiuti per non incorrere nelle sanzioni previste».


LE PROTESTE
La scomparsa dei cestini in alcune ville, così come previsto dal nuovo Regolamento per il verde, continua intanto a creare disagi ai frequentatori e tanto degrado in alcune aree verdi. Un esempio? L'ottocentesca villa Paganini, sulla Nomentana, sta vivendo ore difficili. I cestini sono stati tolti, ma evidentemente i rifiuti sparsi erano troppi e così hanno messo bustoni trasparenti agganciati ai lampioni e alla staccionata del laghetto con pessimi risultati visto che i recipienti sono spesso stracolmi. Ieri c'era solo un bustone accanto all'area giochi e tanti rifiuti a terra. «Domenica la situazione era ancora più disastrosa - denuncia Gianluca Margiotta, del comitato Salviamo villa Paganini - inoltre erano pieni anche i cestoni su strada, quelli intorno alla villa». «Hanno voluto mettere una toppa al grave errore fatto togliendo i cestini» dice Andrea Rollin, presidente della Commissione Ambiente del II Municipio.

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«Una scelta scellerata - sottolinea Rino Fabiano, assessore del territorio - tra l'altro nel Regolamento del verde è scritto che il Comune avrebbe dovuto consultare i Municipi». «Spesso - ha detto ieri l'assessore all'Ambiente del Comune Laura Fiorini - sono proprio i cittadini a chiederci di toglierli perché sono fonte di degrado e gradualmente stiamo andando verso questa direzione, siamo chiaramente in un momento di transizione, si tratta di un'innovazione già messa in atto in altre città che contribuisce ad alimentare comportamenti responsabili».
 

 

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