Rifiuti Roma, discarica ad Albano: il piano contro l’emergenza

Rifiuti Roma, discarica ad Albano: il piano contro l emergenza
di Francesco Pacifico
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Venerdì 18 Giugno 2021, 00:41

Discariche provvisorie da riattivare o da ampliare tra Albano, Civitavecchia e Roccasecca. Un Tmb intelligente, di nuova generazione, capace di trasformare una porzione maggiore di rifiuti in combustibili per farne energia, riducendo al minimo gli scarti di lavorazione da mettere sottoterra. Regole ad hoc e strumenti giuridici per facilitare i commissariamenti e rendere disponibili nuovi siti. Oltre agli sbocchi - cioè i costosissimi viaggi della speranza - già annunciati negli impianti di Abruzzo, Campania, Marche, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Puglia che costeranno ai contribuenti laziali 8 milioni di euro in più. Prende forma il piano per uscire dall’emergenza rifiuti a Roma, che il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha annunciato nei giorni scorsi e che dovrebbe presentare già lunedì prossimo. Ma resta aperto un nodo, anzi il nodo: cioè se Roma Capitale indicherà sua sponte uno spazio per una discarica nel suo territorio oppure si andrà verso il più volte paventato commissariamento del Campidoglio da parte della Regione Lazio. Il tutto mentre i cassonetti in città traboccano di sacchetti e il candidato del Centrodestra al Campidoglio, Enrico Michetti, propone minidiscariche e isole ambientali provvisorie nella Capitale per evitare nuove emergenze.


Ieri la Città metropolitana di Roma ha completato la mappatura delle aree bianche dove poter collocare un catino per lo sversamento: oggi sarà inviata ai tecnici del ministero della Transizione ecologica e a quelli della Regione, ma a quanto trapela non sarebbero stati individuati siti adeguati (cioè lontani da abitazioni, scuole o falde acquifere) nella Città eterna, dando manforte al no del Comune. Guardando agli altri pezzi del puzzle, sull’asse governo-Regione-Comune - si lavora a sbloccare discariche provvisorie lontane da Roma, anche perché quella di Civitavecchia si esaurirà tra un mese e quella di Viterbo (dove i fornitori di Ama manderanno i materiali fino alla fine di giugno) tra sei mesi. 
In quest’ottica, si guarda in casa di Manlio Cerroni e alla discarica di Albano, che il re della Monnezza ha girato alla Ecoambiente.

Il catino è fermo perché serviva un Tmb bruciato qualche anno fa. C’è da convincere l’imprenditore e i residenti, ma per attivare il sito basta cambiare l’autorizzazione, non più collegata al vecchio Tmb. Intanto, anche dopo un incontro tra il ministro Cingolani e la responsabile del Viminale, Luciana Lamorgese - sarebbero pronti gli strumenti giuridici per sbloccare l’autorizzazione per il quinto bacino a Roccasecca, nel Frusinate. Il suo proprietario Valter Lozza, agli arresti domiciliari dopo l’inchiesta della Procura di Roma sull’autorizzazione al sito di Monte Carnevale, ha ritirato la richiesta per ottenere l’ampliamento. Siccome Lozza non è decaduto dopo l’inchiesta e la sua società (la Mad) non si può commissariare, si va verso un provvedimento di esproprio o di requisizione in uso per pubblico servizio su input del ministero dell’Interno. È inutile dire che fioccheranno non pochi contenziosi. Ma lo stesso strumento potrebbe essere utilizzato anche per autorizzare nei prossimi mesi un allargamento della discarica di Fosso Crepacuore, a Viterbo, e sempre di proprietà della Mad.


Santa Palomba

Nel piano di Cingolani ci sarà spazio anche per l’innovazione. Nel suo piano industriale Ama ha inserito un nuovo Tmb da 540mila tonnellate, che l’amministratore unico Stefano Zaghis non esclude di costruire a Santa Palomba, nei pressi di Pomezia. C’è un impianto di dimensioni non diverse, ma più legato al concetto di multimateriale anche nel piano dei rifiuti del Lazio. L’idea sarebbe di unire le due cose, per creare una struttura capace di trasformare più rifiuti indifferenziati non soltanto in Css (che si bruciano negli inceneritori) ma anche in biocarburanti o idrogeno. In questo modo sarebbe minore il ricorso alle discariche per gli scarti di lavorazione. 
 

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