A Pietralata la prima piazza smart di Roma

A Pietralata la prima piazza smart di Roma
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Martedì 25 Agosto 2020, 21:08

Caricare il cellualre attraverso la porta USB della panchina che trasmetterà anche musica e stazioni radio. Rimanere aggiornati sugli eveni del quartiere e della comunità, ma anche lanciare un allarme alle forze dell'ordine attraverso un totem informativo digitale. Poter fare sport con attrezzi da palestra intelligenti, collegati in wifi e che trasformano la pedalata di una cyclette in energia elettrica. Sono alcuni dei dispostivi che verranno installati in piazza Cave di Pietralata, la prima piazza smart di Roma

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Per ora è solo un cantiere. Ma la società Planet Idea (sede a Londra e uffici in Italia e in Brasile che sta rigenerando allo stesso modo piazze anche a Natal in Brasile e a Pune in India) ha già creato un’applicazione per intercettare tutti i possibili fruitori della piazza. Attraverso l'applicazione la comunità virtuale potrà parlarsi, scambiare informazioni e poi incontrarsi. Un po' Black Mirror e un po' social network di ultima generazione, insomma. Un luogo virtuale dove poter programmare attività in luogo fisico. Una piazza futurista, connessa e social.  Con l'applicazione ci si registra e si possono consultare gli eventi in programma (il primo è fissato per il 19 settembre pomeriggio a piazza Balsamo Crivelli) e sapere chi c’è in piazza.

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L’app è progettata per connettere, in futuro, i dispositivi di casa propria, creare gruppi, missioni e obiettivi di comunità e persino raggiungere premi. Nella sezione dedicata al proprio profilo si può accedere come utente singolo, residente, o come facente parte di un gruppo.  È un progetto sperimentale, l’investimento è a carico di tre società specializzate ed è diretto dal Dipartimento di Trasformazione Digitale di Roma Capitale che ha concesso la piazza del Munivipio IV. Una piazza intelligente, tecnologica, quindi. E cioè? Avrà un’area wifi gratis, telecamere per la videosorveglianza, totem informativi digitali. «Siamo in una tipica zona di periferia, ci sono molti comitati e associazioni, cosa chiedono? Per esempio spazi per gli anziani: il centro Gabriella Ferri è chiuso», spiega la community manager Elisabetta Di Girolamo, psicologa sociale che lavorerà per costruire «il nuovo senso di comunità». E il degrado? E i vandali che assediano la Capitale? «Lo sconfiggeremo con la videosorveglianza e poi lavoreremo sulla cultura», risponde.

 


 

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