Mariano Amici, medico no-vax sospeso e senza stipendio. D'Amato: «Non si è vaccinato nonostante i ripetuti solleciti»

Mariano Amici, medico no-vax sospeso e senza stipendio. D'Amato: «Non vaccinato nonostante ripetuti solleciti»
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Lunedì 20 Settembre 2021, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 15:17

Alla fine è stato sospeso. «Il medico di medicina generale Mariano Amici è stato sospeso, senza stipendio, dal servizio dalla competente Asl territoriale poiché, nonostante i ripetuti solleciti, non ha voluto sottoporsi alla vaccinazione, contravvenendo all'articolo 4 del DL 44/2021». Così l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.

«Leggo che il dottor Amici ha depositato il simbolo di Amici per l'Italia - aggiunge -, ora avrà sicuramente più tempo da dedicare a questa sua nuova avventura.

Chi lavora per il Servizio Sanitario e ha lo stipendio pagato dai contribuenti deve rispettare le regole. Ora attendiamo gli esiti dell'istruttoria aperta presso l'Ordine dei Medici di Roma che ha titolo, in prima istanza, di giudicare deontologicamente la posizione del dottor Amici».

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Noto per le sue posizioni no-vax, provocava così: «Il Green pass lo dovrebbero avere i non vaccinati che invece con la proroga saranno discriminati per ulteriori tre mesi. Con il vaccino si selezionano le varianti più pericolose e virulente – ha detto Amici – Dovrebbero dunque essere i vaccinati a non dover accedere a certi esercizi».

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La replica - «Sono sorpreso dall'iniziativa dell'assessore D'Amato, a mio parere un atto illegittimo e provvederò a fare ricorso». Così all'Adnkronos Salute Mariano Amici, diventato famoso per le sue partecipazioni a programmi tv in cui manifestava posizioni contrarie al vaccino anti-Covid, replica alla sospensione. «Io sono in regola con la normativa», sostiene Amici che alla domanda se è immunizzato contro il Covid ribadisce «che è una questione di privacy». Mentre su quanto sollevato da D'Amato che ha affermato: «Amici per l'Italia non è un partito».

Il post su soldi e vaccinatori - «I vaccinatori Covid-19 ricevono un compenso extra, rispetto al loro stipendio, per effettuare le inoculazioni, finanziato con fondi statali e regionali ad hoc», aveva scritto sul sito Amici. «Ora vi chiedo di riflettere: quante persone sono disposte a mantenere la propria obiettività ed integrità etica e deontologica se questo comporta andare contro i propri interessi economici?»

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