Rischiava di penalizzare un intero comparto quello della somministrazione di cibi e bevande nel centro storico di Roma, l'ordinanza che vietava il "trasporto di bottiglie e contenitori in vetro e la vendita da asporto e somministrazione di bevande alcoliche" in occasione dell'attesissimo concerto dei Maneskin di domani sera, sabato 9 luglio, al Circo Massimo. Invece, nel pomeriggio di venerdì è arrivata una rettifica all'ordinanza da parte del prefetto Matteo Piantedosi, sentita l'assessora alle attività produttive Monica Lucarelli. Il divieto, infatti, non riguarderà più la somministrazione degli alcolici che i locali nell'area intorno al Circo Massimo (le strade interessate dal dispositivo sono: piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Labicana, via merulana, piazza San Giovanni in Laterano, via dell'Amba Aradam, largo dell'Amba Aradam, via Druso, viale delle Terme di Caracalla, piazza di Porta Capena, viale Aventino, via del Circo Massimo, via della Greca, via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello e piazza San Marco) potranno continuare a servire ai loro avventori che, magari, con il concerto non hanno nulla a che fare e in centro semplicemente per bere un drink o fare un aperitivo.
Maneskin al Circo Massimo, l'ordinanza anti-alcol
Rimarrà il divieto di servire alcolici, invece, anche per i camion bar autorizzati a rimanere in loco ma che potranno vendere solo bibite analcoliche.
Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, definendo "ingiusta" l'ordinanza nella sua prima versione, aveva sostenuto che «una Capitale all'altezza delle altre metropoli europee deve essere in grado di saper gestire i grandi eventi, come il concerto dei Maneskin, facendo coincidere sicurezza e divertimento sia per i giovani che per i giovanissimi».